Movida, boom di incidenti per i minori: a Napoli ​aumento del 30 per cento

Movida, boom di incidenti per i minori: a Napoli aumento del 30 per cento
A Napoli aumentano gli incidenti stradali tra i giovanissimi. Il report della sezione Infortunistica Stradale della Polizia Municipale partenopea, ha registrato un’impennata...

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A Napoli aumentano gli incidenti stradali tra i giovanissimi. Il report della sezione Infortunistica Stradale della Polizia Municipale partenopea, ha registrato un’impennata del 30% tra la platea degli under 18, sempre più coinvolti in sinistri con esiti drammatici e dinamiche non rispettose del codice della strada. L’ultimo episodio è avvenuto venerdì scorso, quando uno scooter con a bordo tre ragazzine, si è letteralmente tranciato dopo lo scontro contro un auto su corso Amedeo di Savoia, a Capodimonte. Una delle tre minori ferite è ancora in prognosi riservata all’ospedale Cardarelli a causa delle numerose fratture riportate e dei traumi subiti al torace e alla testa. Nessuna delle centaure indossava il casco di protezione e anche questa circostanza si sta verificando sempre più frequentemente tra i minori napoletani coinvolti in incidenti stradali. 

Poco dopo le due di notte di venerdì scorso, lo scooter con a bordo le tre ragazzine, ferite nell’incidente, stava percorrendo controsenso le Rampe di San Gennaro dei Poveri. La più grande delle amiche, una 17enne, era alla guida, mentre le due 15enni si trovavano in sella al motociclo modello Sym, quando è sbucato improvvisamente su corso Amedeo di Savoia dove si è scontrato con violenza contro una Renault. Nell’impatto tra la parte frontale dello scooter e il lato anteriore destro dell’auto, il motociclo si è tranciato in due parti, sbalzando le centaure ad alcuni metri di distanza dal luogo dell’incidente. Subito dopo, il 22enne alla guida dell’auto ha chiamato i soccorsi e insieme alle ambulanze del 118, sono giunte anche le volanti della sezione Infortunistica Stradale della Polizia Municipale comandata da Antonio Muriano. Le due 15enni, trasportate al Vecchio Pellegrini, hanno ricevuto una prognosi di 15 giorni e per entrambe non è stato necessario prolungare il ricovero ospedaliero a differenza della 17enne, in condizioni più critiche, ricoverata in prognosi riservata. 

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I poliziotti comandati da Muriano, hanno sequestrato la Renault e lo scooter tranciato, rilevando che, molto probabilmente, le centaure che procedevano controsenso, viaggiavano a forte velocità. Tra i primi accertamenti effettuati, è stato anche verificato un ulteriore illecito. Il motociclo condotto dalla 17enne, era un mezzo già sottoposto a sequestro e per il quale sono in corso ulteriori indagini così da circoscrivere anche le responsabilità del suo titolare. Nonostante l’evidente mancato rispetto delle norme del codice stradale da parte della centaura, resta da accettare la velocità a cui viaggiava il 22enne che guidava l’auto e, infine, ricomporre i tasselli della dinamica grazie alle immagini della videosorveglianza. Quest’ultimo episodio rientra in pieno nella statistica stilata dall’ Infortunistica stradale della polizia municipale di Napoli, soprattutto per l’elemento che più di altri caratterizza l’aumento dei sinistri, ovvero la guida impropria. «Negli ultimi 4 mesi si sono verificati 7 gravi incidenti stradali tra minori con esiti di prognosi riservate» ha sottolineato Muriano indicando come causa maggiore dei sinistri il mancato rispetto delle norme del codice stradale. 

L’emergenza sociale di «giovani senza regole e senza coscienza che mettono a rischio la propria vita e quella degli altri» è il commento del consigliere regionale Francesco Borrelli ai dati choc sui giovanissimi. «Si tratta di minori che non fanno ciò che vogliono ma l’incremento di questi episodi deve far riflettere istituzioni e famiglie» ha insistito il consigliere dei Verdi indicando la necessità «di punizioni severe e di famiglie che devono rispondere in termini di responsabilità». «Mi auguro che le tre ragazzine possano presto riprendersi ma i genitori non si chiedono che fanno in giro in tarda notte?» ha concluso Borrelli.

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Il Mattino