Napoli intitola un largo a Maurizio Estate, de Magistris: «Più risorse contro criminalità e babygang»

Napoli intitola un largo a Maurizio Estate, de Magistris: «Più risorse contro criminalità e babygang»
«Da ex magistrato e da sindaco oggi c’è bisogno, e sono contento che il ministro dell’interno abbia deciso di venire nella nostra città, che la...

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«Da ex magistrato e da sindaco oggi c’è bisogno, e sono contento che il ministro dell’interno abbia deciso di venire nella nostra città, che la risposta più importante e immediata venga data da chi ha il dovere di prevenire i reati e individuarne i responsabili. Controllo del territorio, forze di polizia, più risorse umane materiali ed economiche, considerare quella che viene definita la cosidetta cirminalità comune o criminalità minorile una priorità nelle investigazioni e azioni giudiziarie: da questo punto di vista, avendo fatto il magistrato, credo che questi fattori non vengano ritenuti delle priorità. Sono fenomeni che la persone vivono sulla propria pelle, basta chiederlo alle mamme e ai papà dei figli brutalmente aggrediti e non è più accettabile che ci siano migliaia di sentenze passate in giudicato, colpevoli individuati e sentenze che non vengono eseguite. Se non mettiamo in campo lo Stato, la certezza della pena e l’azione di tutte le collettività rischiamo che Arturo e gli altri non siano gli ultimi ma i tanti di una lunga serie. C’è bisogno da parte di chi ha la possibilità di implementare le risorse in campo queste azioni. Ci sono priorità per tutti, ma oggi la più importante è il controllo del territorio, la prevenzione e l’individuazione dei responsabili». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris commentando il fenomeno delle babygang dopo l’ultima aggressione al quindicenne Gaetano registrata alla metro di Chiaiano.

 
Il primo cittadino di Napoli, intervenuto stamattina all’intitolazione del largo in via Vetriera a Chiaia a Maurizio Estate, il ragazzo assassinato nel 1993 per aver sventato uno scippo, si è detto nuovamente «d’accordo se venissero dati più mezzi per assumere più polizia municipale, e più risorse economiche, e anche più poteri normativi. Il sindaco è l’istituzione più vicina al cittadino, ne conosce gli umori, le prepoccupazioni e le speranze. Noi ci siamo, io non mi sono mai tirato indietro, anche quando ho elencato i pericoli che potevano scaturire da fenomeni di emulazione. Sono per strada vicino alle forze dell’ordine, alla magistratura e alle azioni di governo quando vanno nella giusta direzione, e le critico quando ci sono omissioni e lacune».
 


«Mi auguro - ha concluso l'ex pm -  che non si trafromi questo momento in propaganda elettorale ma in azioni concrete. Io chiedo controllo del terriotrio da parte delle forze di polizia ordinaria, che non è militarizzazione ma forza di uno stato democratico che mette insieme  polizia e cittadini. La militarizzazione è un termine che a volte piace a chi non vuole fare niente» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino