Napoli, la stazione chiude in anticipo per i vandali. La Municipalità: «Inammissibile»

Napoli, la stazione chiude in anticipo per i vandali. La Municipalità: «Inammissibile»
«In queste ore siamo letteralmente sommersi da segnalazioni di cittadini intimoriti dalle intenzioni di Eav di chiudere in anticipo la stazione della Cumana di via Trencia...

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«In queste ore siamo letteralmente sommersi da segnalazioni di cittadini intimoriti dalle intenzioni di Eav di chiudere in anticipo la stazione della Cumana di via Trencia per motivi di sicurezza. Si tratta di una decisione che non condividiamo. Non si può consentire che la stragrande maggioranza dei cittadini della IX Municipalità sia penalizzata da un manipolo di imbecilli che crede di poter fare il bello e il cattivo tempo. Salvaguardare la sicurezza dei lavoratori è importante, ma è necessario salvaguardare il sacrosanto diritto alla mobilità di migliaia di cittadini per i quali la Cumana rappresenta l’unico mezzo di locomozione»


Sono le dichiarazioni di Lorenzo Giannalavigna, presidente della IX Municipalità, in merito alla decisione di Eav che, per salvaguardare l’incolumità dei lavoratori presi di mira dalle baby gang del quartiere, ha deciso di anticipare la chiusura della stazione La Trencia di Pianura alle ore 18. La Municipalità ha inviato una richiesta urgente per un incontro con i vertici dell’azienda di trasporto al fine di trovare una soluzione alternativa ad una chiusura vista come una sciagura su tutto il territorio di Pianura-Soccavo.

«Abbiamo richiesto un incontro urgente a Umberto de Gregorio, presidente di Eav. La decisione di chiudere in anticipo la stazione penalizza enormemente il nostro territorio e non è accettabile. Si darebbe partita vinta a pochi balordi e si darebbe vita ad un processo a catena che porterebbe nel prossimo futuro alla chiusura di altre stazioni. Siamo d’accordo sulla necessità di salvaguardare l’incolumità di chi ogni giorno fa il suo lavoro, ma questa responsabilità non può essere addossata ai cittadini onesti e perbene. Siamo convinti – ha poi concluso Lorenzo Giannalavigna – di trovare in Umberto de Gregorio un interlocutore serio, onesto e soprattutto desideroso di trovare una alternativa ad una chiusura che potrebbe scatenare fermenti di rivolta sul nostro territorio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino