Napoli, l'agguato in ospedale: ​spara all'amico, poi compra i cornetti con la fidanzata

Napoli, l'agguato in ospedale: spara all'amico, poi compra i cornetti con la fidanzata
Dopo avere «gambizzato» l'amico con il quale aveva avuto degli attriti è andato con la fidanzata a comprare dei cornetti da consumare a casa di lei. A...

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Dopo avere «gambizzato» l'amico con il quale aveva avuto degli attriti è andato con la fidanzata a comprare dei cornetti da consumare a casa di lei. A riferire la circostanza è proprio la ragazza di Giuseppe Iaselli, colui che lo scorso 7 maggio a Napoli, intorno alle 2.08, ha sparato almeno due colpi di pistola alle gambe di Vincenzo Rossi in piazza Matilde Serao. Un agguato scattato, ritengono gli inquirenti, nell'ambito di attriti sorti nel contesto camorristico dei Quartieri Spagnoli per questioni legate al traffico di droga. Iaselli, insieme con Vincenzo D'Avino e Artuto Picco, sono stati arrestati oggi dai carabinieri e dalla Polizia di Stato. Ascoltata dagli investigatori la giovane, che inizialmente ha negato di essere sentimentalmente legata a Iaselli, ha raccontato che dopo la mezzanotte di quella sera se n'era andata in giro con il suo ragazzo in sella allo scooter intestato alla madre. Intorno alle 2 lui l'ha riaccompagnata a casa, per riuscire con degli amici. Dopo circa venti minuti (Rossi viene colpito, secondo la ricostruzione, alle 2.08) Iaselli si ripresenta dalla fidanzata con la quale va a comprare dei cornetti da portare a casa di lei. Lì, dice ancora la giovane, i due sarebbero rimasti fino al mattino. La fidanzata di Iaselli, insieme con altre due giovani, figurano tra le persone che quella notte si erano recate nell'ospedale dopo l'agguato. Una di queste ragazze, inoltre, è stata chiamata anche a fornire spiegazioni riguardo un messaggio WhatsApp inviato a una amica, trovato sul suo cellulare, nel quale indicava il nome del «gambizzatore». 
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Il Mattino