Napoli, la canonica della chiesa del Cenacolo diventa casa per studentesse del Suor Orsola Benincasa: affitto da 300 euro al mese

Napoli, la canonica della chiesa del Cenacolo diventa casa per studentesse del Suor Orsola Benincasa: affitto da 300 euro al mese
Studentesse in canonica. Cinque camere con bagno nell’ex casa del parroco del Cenacolo, tra le più belle chiese ottocentesche napoletane, al civico 139 del corso...

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Studentesse in canonica. Cinque camere con bagno nell’ex casa del parroco del Cenacolo, tra le più belle chiese ottocentesche napoletane, al civico 139 del corso Vittorio Emanuele, a due passi dall’Università Suor Orsola Benincasa. Un’idea di don Antonio Colamarino, parroco a Santa Maria Apparente - di cui fa parte anche il Cenacolo - per «far fronte - spiega meglio il prete - alle necessità economiche della chiesa».


Trecento euro al mese, contrattino annuale e la comodità, per le ragazze, di alloggiare a pochi passi dall’università che frequentano: «Siamo in cinque - racconta una delle studentesse che arriva dalla provincia di Napoli - ognuna di noi ha la sua camera con bagno, condividiamo solo la cucina e il soggiorno. Quanto paghiamo? Trecento euro al mese. Non sono pochi, lo sappiamo, ma la vicinanza con l’università non ha prezzo, allora va bene così. E siamo state anche fortunate».

Un appartamento confortevole, incorporato nella splendida chiesa del Cenacolo, originariamente una cappella privata per una casa di riposo e, solo successivamente, grazie a restauri e ampliamenti, una chiesa vera e propria decorata da antichi disegni tra cui una rappresentazione dell’ultima cena. Fino a qualche tempo fa quell’appartamento era destinato a residenza dei sacerdoti così come impone la legge che prevede l’esenzione da Imu e Tasi per tutti quei fabbricati, e per le loro pertinenze, «destinati esclusivamente all’esercizio del culto e alla cura per le anime, alla formazione del clero e dei religiosi a scopi missionari, alla catechesi e all’educazione cristiana».

Su tutto le canoniche che acquisiscono l’esenzione in quanto pertinenza esclusiva delle chiese e, dunque, possono rendersi disponibili solo in comodato d’uso gratuito: «Ho fatto tutto nel rispetto della legge - aggiunge don Antonio Colamarino - le ragazze hanno un contratto, preferisco guadagnare un po’ meno ma onestamente. E poi non esageriamo: si tratta di un appartamento mica di un palazzo. L’Imu? Le tasse? Ho dato indicazioni al commercialista, dovrà metterci in regola».


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