Napoli, la folle notte dei vigili: «Mi metti ansia, vattene o ti multo»

La storia è ormai nota: un professore aggredito da un vigile per aver denunciato l'occupazione irregolare su uno spazio per disabili. Accanto a lui, nel momento dello...

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La storia è ormai nota: un professore aggredito da un vigile per aver denunciato l'occupazione irregolare su uno spazio per disabili. Accanto a lui, nel momento dello schiaffeggiamento, un'altra persona: un testimone. E un altro vigile, collega dell'autore dello schiaffo.  «Quella sera c'ero e fui cacciato - racconta il testimone - perché vidi l’accaduto, quel sopruso del vigile nei confronti di un cittadino che chiedeva il rispetto delle regole; il collega di quell’agente mi minacciò dicendomi che gli mettevo ansia, e se non me ne fossi andato mi avrebbe verbalizzato».


Per il testimone, che preferisce restare in anonimato, ci fu un sopruso anche da parte del collega dello schiaffeggiatore. «Mi spaventai per l'accaduto - dichiara  - e visto l'accanimento verbale anche nei miei confronti, registrai tutto con il mio telefonino».

Dall'audio si ascolta chiaramente l'intenzione del vigile di allontanare il ragazzo che era fermo sul suo scooter solo per aver visto l’accaduto. Il ragazzo era in divisa da lavoro  e fu costretto a spostarsi con il suo ciclomotore. L’agente che parcheggiò la su l’auto privata al posto dei disabili mentre era in servizio è stato sanzionato con una sospensione maggiore a 10 giorni. «Credo che anche il collega abbia esercitato un abuso di potere nei miei confronti – spiega il testimone – in quanto mi fece allontanare con delle scuse banali; oltre al fatto che gli mettessi ansia – continua il ragazzo – mi disse che lo zaino che indossavo era sospetto, ma non me lo perquisì». 
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Il Mattino