«Ha preso il via oggi un sistema che conferisce valore alle professioni e si caratterizza per un rapido accesso al mondo del lavoro di giovani con competenze non solo...
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A celebrare l’avvio di questo nuovo sistema ci sono per l’Ordine dei Medici di Napoli, oggi per la seduta in lingua inglese il presidente Silvestro Scotti e domani il vice presidente Bruno Zuccarelli e il segretario Luigi Sodano, impegnati rispettivamente nella seduta del mattino (ore 9) e in quella pomeridiana (ore 14). Ma come cambia il sistema? Le sessioni di esame di laurea vedranno l’avvio per gli studenti delle università partenopee di una vera e propria rivoluzione. Non è infatti più previsto alcun esame di Stato per quanti si laureano in medicina, visto che la seduta stessa diventa abilitante. È questa una delle conseguenze del decreto Cura Italia che mira a rafforzare il Sistema sanitario nazionale anche attraverso l’immissione in ruolo di nuovo personale specializzato. «La laurea in medicina - ricorda Scotti - diventa immediatamente abilitante e, come sottolineato dal ministro dell’Università Manfredi, una misura che potrà portare in pochi anni ad assumere ben 10 mila medici in più per far fronte ai problemi di organico del Sistema sanitario nazionale». Ma cosa si intende per “laurea abilitante”? Tecnicamente si è eliminato un passaggio, quello dell’esame di stato e dell’abilitazione, all'iter di ingresso dei laureati in medicina nel settore sanitario. Grazie alla laurea abilitante i neolaureati potranno infatti esercitare la professione appena conseguito il titolo.
Tra i rappresentanti dell’Ordine dei Medici di Napoli che prenderanno parte alle commissioni di laurea: Gennaro Volpe, Mario Delfino, Antonio De Rosa, Luigi Di Marino. E ancora, Giuseppe Galano, Mario Iovane, Andrea Montella, Vincenzo Schiavo, Maria Triassi, Giannamaria Vallefuoco, Domenico Adinolfi, Santo Monastra, Clara Imperatore, Gaetano Piccinocchi e Pierino Di Silverio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino