Una minitalpa meccanica scaverà un nuovo tunnel tra piazza del Plebiscito e via Chiaia, a servizio della metropolitana Linea 6. Grazie a una sofisticata tecnologia...
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La minitalpa (Tbm-Epb) sarà calata dal pozzo del cantiere in piazza del Plebiscito, probabilmente la prossima primavera. I lavori del tunnel dovrebbero durare circa 3 mesi. Il cunicolo servirà sia per il passaggio dell'aria dalle gallerie sia per l'intervento dei vigili del fuoco in caso di emergenza, e sarà monitorato da videocamere. Il tutto nel segno della massima sicurezza, perché il microtunnel sarà posizionato a 20 metri di profondità, sotto un banco di tufo, lungo un tracciato sotterraneo che va dal colonnato della Basilica, a largo Carolina, e per un breve tratto sotto via Chiaia, azzerando ogni possibile impatto ambientale o archeologico, ed evitando di interferire con i sottoservizi.
«Nella scelta del luogo per la camera di ventilazione - spiega Calabrese - ci si è mossi secondo criteri di prudenza per la sicurezza, evitando di andare a lavorare sotto le fondazioni di palazzi storici. La camera, infatti, è una sorta di palazzina sotterranea, di 10 metri di lato e 8 di altezza. La Sovrintendenza parteciperà alla progettazione delle griglie, dando gli indirizzi. Ma in piazza ce ne sono già altre, così come in tante città italiane». Le 3 grate misureranno 20 metri quadrati, ma i tecnici di Metropolitana stanno studiando soluzioni per ridurle ancora. Non emaneranno cattivi odori, perché i ventilatori scatteranno solo in caso di emergenza. Scartata l'ipotesi di spostarle in largo Carolina, mantenendo al Plebiscito solo i macchinari, come chiesto da alcune associazioni, per motivi tecnici. Critico Nino Simeone: «A rischio gli eventi in piazza. Si studino soluzioni per mettere le griglie in piazza Trieste e Trento, sfruttando i sottopassi inutilizzati». Concorda l'avvocato Gaetano Brancaccio: «Il tunnel a pochi metri dalla Prefettura rischia di creare problemi di sicurezza pubblica».
Gli ingegneri di Ansaldo e Metropolitana hanno chiarito tutte le perplessità sul progetto del Plebiscito, sottolineandone i molteplici vantaggi economici, di tempo e di sicurezza, rispetto agli altri scenari ipotizzati. «Utilizzare i locali già scavati per la Ltr (la linea tranviaria rapida, ndr) negli anni '90 - hanno spiegato - garantisce una maggiore sicurezza statica e consente di non dover fare nuovi scavi invasivi, anche per il traffico». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino