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Da mensa scolastica a nuovo luogo di aggregazione per i cittadini. Rivivono gli spazi dell'ex scuola di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, dove è nata Cuci Napoli Est, una cucina speciale in cui le persone condividono le bontà culinarie preparate da donne e giovani protagonisti di percorsi di crescita e riscatto. Gli spazi rigenerati aprono ora alla città con iniziative culturali e altri eventi così da sostenere l’operato di associazioni e volontari.
A ospitare la cucina sociale è il Centro polifunzionale Ciro Colonna di Ponticelli che oggi è gestito dalla rete di undici realtà del terzo settore sociale, ognuno con progetti e obiettivi specifici. Tra queste c’è AsCenDeR, Associazione Centro di Documentazione e Ricerca, che ha ideato il progetto Cuci Napoli Est partecipando al programma I Quartieri dell'Innovazione del Comune di Napoli.
L’empowerment e l'imprenditoria femminili sono i pilastri di questa azione che, oltre a voler creare opportunità di lavoro stabili per le donne, intende realizzare momenti di socialità e sana aggregazione. Per ora due persone operano come cuoche e altre partecipano al percorso di formazione promosso da AsCenDeR e curato da Giuliano Ciano della Nuova Cooperazione Organizzata. Tante ore di “studio” sono indispensabili per portare a tavola le prelibatezze e per organizzare adeguatamente i vari momenti: dalla scelta degli ingredienti alla preparazione, dalla cottura all'allestimento dei piatti. Altresì lo sguardo è anche ai giovanissimi di Napoli Est che, abbandonata la scuola e senza opportunità, trovano qui la possibilità di imparare un mestiere.
Cuci Napoli Est è, dunque, un nuovo punto di aggregazione per l'intero quartiere.
CuciNapoliEst non è restata indifferente alla causa Ucraina ospitando l'evento organizzato insieme a Libera Campania, Fondazione Pol.i.s., Coordinamento Campano familiari vittime innocenti della criminalità. La cena di solidarietà ha permesso di raccogliere fondi per sostenere la missione Med Care for Ukraine di Mediterranea Napoli con cui si acquistano beni essenziali e farmaci da portare in Ucraina e con cui si garantisce l'assistenza medica di base a oltre 1.500 profughi a Leopoli, come evidenziato da Laura Marmorale di Mediterranea Saving Humans.
«Martedì abbiamo messo assieme la rete di Libera, il sostegno a Mediterranea e un progetto di riscatto di donne di Napoli est: è stato un momento importante di solidarietà”, spiega Mariano Di Palma, coordinatore di Libera Campania, che aggiunge: «La lotta alla camorra è sguardo sul mondo che va oltre i nostri confini, contro tutte le violenze, come quelle perpetrate contro il popolo ucraino. Ma anche sui territori come fanno le organizzazioni che operano al centro Ciro Colonna, come CuciNapoliEst». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino