Napoli, i sindacati della penitenziaria a Cartabia: lavoro non fronteggiabile con attuali organici

polizia
Carichi di lavoro non più fronteggiabili con gli attuali organici, eccessivo ricorso al lavoro straordinario, mancati pagamenti e luoghi e postazioni di lavoro inadeguati e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Carichi di lavoro non più fronteggiabili con gli attuali organici, eccessivo ricorso al lavoro straordinario, mancati pagamenti e luoghi e postazioni di lavoro inadeguati e spesso insalubri: sono alcune delle problematiche poste all'attenzione, tra gli altri, del ministro della giustizia Marta Cartabia e del prefetto di Napoli Claudio Palomba, in una lettera congiunta dei sindacati della polizia ppenitenziaria - Osapp, Uil Pa pp, Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Fp Cgil - che annunciano la proclamazione dello stato di agitazione, riservandosi «ulteriori azioni di lotta sindacale in ambito regionale per protestare contro lo stato di abbandono in cui versano i poliziotti penitenziari della Regione Campania».

«Oramai - si legge ancora nella missiva - in quasi tutte le realtà detentive della regione il personale opera già ai livelli minimi di sicurezza durante le ore antimeridiane, e si riduce ai minimi termini nei turni pomeridiani e notturni, con un'inferiorità numerica rispetto alla popolazione detentiva che espone gli agenti al concreto pericolo di restare vittima di quegli stessi eventi critici che deve impedire e fronteggiare».

«Viste le condizioni attuali, - continuano i sindacati - è legittimo preoccuparsi per la sicurezza interna ed esterna al carcere, ed è doveroso investire di tale difficile situazione anche le autorità competenti a garantire l'ordine e la sicurezza sul territorio. Per questi motivi - conclude la nota- i sindacati proclamano lo stato di agitazione e l'interruzione delle relazioni sindacali con il massimo vertice regionale, con riserva scendere in piazza per una manifestazione di protesta».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino