A Poetè lo straordinario romanzo di Antonella Ossorio "I bambini del maestrale"

Il confronto con l'autrice di Claudio Finelli nella storica sede dell'Arcigay Antinoo Napoli

A Poetè lo straordinario romanzo di Antonella Ossorio "I bambini del maestrale"
Giovedì 11 Aprile, alle ore 18,30, presso la storica sede dell’associazione Antinoo Arcigay Napoli, in vico San Geronimo 17, la rassegna...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Giovedì 11 Aprile, alle ore 18,30, presso la storica sede dell’associazione Antinoo Arcigay Napoli, in vico San Geronimo 17, la rassegna letteraria Poetè, ideata e diretta da Claudio Finelli, ospita "I bambini del maestrale" di Antonella Ossorio, romanzo edito dalla casa editrice Neri Pozza.

Una storia che nasce nella Napoli del 1913 quando una nave tre alberi in disarmo diventa asilo per i bambini orfani o abbandonati dagli adulti che vivono di furti ed elemosine nelle strade della città.  Tredici di loro sono già a bordo, li chiamano i caracciolini e godono di un benessere superiore a ogni loro piú rosea aspettativa, con un letto e il mangiare garantiti ogni santo giorno. I piccoli si confrontano con la donna nominata dal rappresentante del Ministero della Marina direttrice della nave asilo Giulia Civita Franceschi, pronta a raccogliere la sfida rappresentata da quel veliero, e a capovolgere una volta per tutte il destino di quel popolo infantile piegato dalla povertà e dall’abbandono. 

Un esperimento educativo unico al mondo, durato quindici entusiasmanti anni e brusca mente interrotto dal regime fascista nel 1928

Un romanzo costituisce una splendida conferma del talento di Antonella Ossorio nel narrare di miseria e riscatto, crudeltà e amore nel paesaggio dell’infanzia abbandonata.

«C’era una volta, c’è e ci sarà, un legame profondo, un senso di appartenenza, un patto del cuore. C’era un popolo bambino e disperso. C’è e ci sarà, oltre gli anni e le distanze, una sola grande famiglia».

 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino