Il giorno dopo la «sospensione con effetto immediato» della dirigente Laura Colantonio si sa ancora poco su quanto accadrà al liceo «Sannazaro»....
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Quando il direttore Luisa Franzese le ha notificato lunedì pomeriggio l'avvio di un procedimento disciplinare, la dirigente Laura Colantonio si è recata negli uffici del provveditorato con un avvocato, padre di uno dei suoi ex allievi, che pochi giorni prima aveva suscitando le critiche del Coordinamento del Comitato dei genitori per averlo inserito nel Nim di sua iniziativa. Parte del suo ex staff ha fatto quadrato intorno alla dirigente che è apparsa «amareggiata per la sospensione ma anche decisa a difendersi nelle sedi legali opportune». A loro non ha nascosto che «ricorrerà al Tribunale amministrativo regionale per opporsi alla sospensione», ma prima di tutto è in piena attività con il suo avvocato per consegnare le sue controdeduzioni entro i cinque giorni previsti per legge. Oltre al ricorso al Tar, è impegnata a difendersi anche dalle accuse di «danno erariale» presentate da 24 docenti, e di «non aver operato secondo la legge nel recupero delle ore». Nell'esposto presentato a Miur, Usr, Corte dei Conti e Autorità nazionale anticorruzione emergerebbero «modalità illegittime» con cui la dirigente del liceo «Sannazaro» avrebbe recuperato il monte ore imposto dalla settimana a cinque giorni. Nell'esposto i docenti dichiarano che le 71 ore di lezioni perse l'anno scorso «sono state recuperate con Alternanza Scuola-Lavoro, ma ciò non è legale poiché è un sistema obbligatorio e sarebbe paradossale recuperarle in questo modo. Oppure con corsi di aggiornamento, anche questo una modalità illegale perché valgono per i docenti e non per gli studenti».
Sulla questione «Sannazaro» è intervenuto il vice premier Luigi di Maio che ha ricordato in un post su Facebook «ci siamo subito attivati, grazie al nostro sottosegretario all'istruzione Salvatore Giuliano, e abbiamo contattato immediatamente la direttrice dell'Ufficio scolastico della Campania: volevamo sapere di chi era la responsabilità e come si poteva agire». Il ministro M5S ha poi aggiunto che la sospensione della preside «non risolve il problema delle tante aule che mancano. Abbiamo il dovere di garantire agli alunni e ai loro genitori il miglior servizio possibile».
Intanto fino a domani si possono inviare le candidature per ottenere l'incarico di reggenza. A essere favoriti nell'assegnazione dell'ambita scrivania del primo liceo classico napoletano i dirigenti di istituti vicini a via Puccini, rispetto sia alla sede di servizio che alla propria residenza; e l'anzianita di servizio. Molti i nomi che si sussurrano tra i corridoi ma alla fine potrebbe trattarsi di una lotta a due tra Maria Clotilde Paisio del liceo «Vico» e Gianfranco Sanna del liceo «Mazzini». Avrebbe deciso di non avanzare la sua candidatura invece Salvatore Pace, attuale preside del liceo «Pansini» nonché vicesindaco della Città Metropolitana, così come Fortuna Colombai, dirigente del liceo «Giustino Fortunato», entrambi con un'alta anzianità di servizio Leggi l'articolo completo su
Il Mattino