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Laura Lieto vicesindaco e all'Istruzione un tecnico esperta di scuola. Si vanno delineando le prossime mosse del sindaco Gaetano Manfredi. L'ex rettore nelle prossime 48 ore ufficializzerà la nomina a numero due dell'attuale assessore all'Urbanistica, che manterrà le sue deleghe attuali. La scelta di Manfredi, anticipata da Il Mattino il 26 luglio scorso, parte da due presupposti. Uno squisitamente politico, non toccare gli attuali equilibri tra le forze di maggioranza, e un altro di natura più strategica: il sindaco ci tiene a scegliere personalmente i suoi stretti collaboratori. Da Palazzo San Giacomo spiegano come la Lieto sia centrale per l'amministrazione: nelle sue mani il coordinamento del tavolo sui beni comuni e due filoni sui quali il sindaco punta molto: i bipiani di Ponticelli e le Vele di Scampia. Basti pensare a quando a fine marzo è stata direttamente l'assessore all'Urbanistica a presentare il rendering del progetto in sesta Municipalità. L'accelerata rispetto alla scelta del primo cittadino, dopo la scomparsa di Mia Filippone, si è registrata negli ultimi giorni.
La casella numero due di Palazzo San Giacomo non poteva rimanere scoperta ancora a lungo. Dal Comune trapela che la decisione dell'ex ministro di pescare un tecnico come Laura Lieto sia stata presa per tenere tranquilli i partiti e far passare la bufera elettorale.
Il rimpasto il sindaco lo aveva già segnato in calendario dopo le politiche del prossimo anno. Ma per vedere un rimaneggiamento più sostanzioso della giunta bisognerà comunque attendere il post voto di settembre. Le due priorità sono appunto la scelta del suo vice e l'assessore alla Scuola. Intanto Manfredi ha affidato alla docente Rita Ruggiero (molto vicina alla Filippone) il coordinamento del Patto educativo, progetto contro la dispersione. L'inizio dell'anno scolastico è tra poco più di un mese e c'è la necessità di coprire un buco importante nella squadra di governo cittadino. Il tagliando completo della giunta si farà in autunno, guardando ai nuovi assetti nazionali. Oggi i numeri in Consiglio comunale sono chiari: il Pd è il primo partito della coalizione, con sei consiglieri e tre assessori; il gruppo di diretta emanazione del sindaco conta cinque consiglieri, gli altri ne hanno tre.
L'unico gruppo a due è quello nato da una costola di ex Forza Italia. In questo scenario c'è il M5S che dopo la scissione dai dimaiani esprime due assessori, Luca Trapanese (che correrà quasi certamente alle politiche) ed Emanuela Ferrante, nonostante i soli tre consiglieri comunali. Prima dell'addio del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con il quale Manfredi vanta un ottimo rapporto, erano sei gli eletti sotto la bandiera del Movimento. Oggi i consiglieri del M5S e di Insieme per il futuro sono divisi in due gruppi da tre.
Il Mattino