Napoli, auto nella voragine al parco Comola Ricci: il giallo dei lavori

Tra i testimoni l'ex assessore Luca Esposito: «Gli operai avevano appena chiuso uno scavo»

I vigili del fuoco sul luogo del dissesto
La strada è venuta giù all’improvviso in un orario di punta, mentre la gente rientrava a casa. Un boato sordo, intorno alle 13,30 di ieri ha preceduto il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La strada è venuta giù all’improvviso in un orario di punta, mentre la gente rientrava a casa. Un boato sordo, intorno alle 13,30 di ieri ha preceduto il cedimento del manto stradale di via Comola Ricci, strada privata che collega il noto parco residenziale sia a via Tasso che a Mergellina. Si è sfiorata anche la tragedia, perché nella parte in cui il suolo sprofondava stava transitando a bordo di un’auto un anziano: la sua Renault Clio si è letteralmente “imbucata” nella voragine, lasciando all’esterno solo le ruote posteriori, e il conducente - un anziano di 87 anni - è rimasto miracolosamente illeso e tratto in salvo.



Tutto è accaduto dopo che sulla città si era abbattuto un fortissimo temporale, di quelli che per l’intensità dell’acqua caduta si definiscono “bombe d’acqua”; e anche se è prematuro fare ipotesi, è probabile che proprio quelle infiltrazioni possano avere giocato un ruolo determinante nel cedimento. Il tratto di via interessato dallo smottamento è lo stesso sul quale solo poche ore prima sarebbero stati svolti lavori di manutenzione dell’asfalto. 

Ma procediamo con ordine e proviamo a ricostruire quegli attimi di panico. Poco prima delle 13,30 chi si trovava su via Comola Ricci ha cominciato ad avvertire strani rumori che partivano dal sottosuolo. «Io ero a piedi - racconta Massimo, studente universitario che abita nel Parco ed è stato testimone oculare della sfiorata tragedia - stavo risalendo a casa quando mi sono accorto che in quel tratto l’asfalto è come se fosse diventato di gomma, e cominciava ad abbassarsi. Pochi secondi dopo c’è stato il cedimento».

In quei drammatici momenti si trovava a passare anche l’avvocato Luca Esposito, che è stato assessore del Comune di Napoli e oggi ricopre la carica di direttore amministrativo dell’Arpac. «Solo qualche minuto prima che si verificasse il cedimento del manto stradale - ricostruisce Esposito - in quel tratto ci sono passato con la macchina: questione di secondi e la brutta avventura capitata all’anziano sarebbe potuta capitare a me».

«La prima cosa che mi viene in mante ora - prosegue l’avvocato - è che soltanto ieri qui stavano lavorando con degli scavi che credo fossero destinati ad opere sui sottoservizi, anche se non ne ho la certezza. Fatto sta che però fino a ieri (venerdì) gli operai si erano dati da fare per colmare quegli scavi». C’è un nesso tra quello che spiega Esposito e l’apertura della voragine. Su questo cercheranno di fare luce i vigili del fuoco e i tecnici, intervenuti subito dopo che è stato lanciato l’allarme.

La voragine e la presenza di quell’utilitaria blu sospesa nel vuoto con una persona a bordo ha scatenato momenti di forte paura tra i testimoni. Subito sul posto sono giunte alcune pattuglie dei carabinieri della Stazione Posillipo e sono stati proprio i militari a compiere una manovra non semplice per mettere in salvo l’automobilista (l’abitacolo era internamente invaso dall’acqua). L’ottantasettenne ha subìto solo un forte spavento, ma non ha riportato alcuna ferita. Subito dopo l’intera area è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco.

Naturalmente tra i residenti del parco c’è ora apprensione: sia per il timore che possano determinarsi altri, analoghi guai e pericoli stradali, ma soprattutto perché temono che un tratto importante e nevralgico per la circolazione verso le due vie d’accesso e di uscita determini difficoltà per la mobilità quotidiana.

Ieri mattina a mezzogiorno Napoli è stata investita da un violento nubifragio, durato quasi un’ora, e sul Vesuvio è caduta anche la neve. E tanto è bastato a far riemergere le problematiche della città indifesa, che rischia di sgretolarsi quando le condizioni del meteo sono particolarmente infauste (e capita ormai sempre più spesso). Circa un anno e mezzo fa, sempre nella stessa zona interessata dal cedimento di ieri, in via Fedro si aprì un’altra voragine. Per non parlare poi di quella che squarciò metà della carreggiata di via Posillipo, a luglio scorso: a causare lo smottamento fu la perdita a una conduttura idrica, che causò tre i feriti: il titolare della pescheria accanto allo stabile e due condomini. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino