Napoli, Manfredi incontra le due turiste trans stuprate: il Comune parte civile nel processo

Le ragazze sono state accompagnate dagli esponenti dell'Arcigay Antinoo e dell'associazione Trans Napoli

L'incontro al Comune
Il sindaco Gaetano Manfredi incontra le due turiste transgender vittime dello stupro ai Quartieri Spagnoli. Un modo per mostrare vicinanza dopo che già il quartiere si era...

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Il sindaco Gaetano Manfredi incontra le due turiste transgender vittime dello stupro ai Quartieri Spagnoli. Un modo per mostrare vicinanza dopo che già il quartiere si era stretto intorno alle due ragazze con gesti di solidarietà concreta. Il primo cittadino ha annunciato di voler affiancare l'Arcigay come parte civile nel processo contro il branco.

Dopo l'incontro con i massimi vertici della Questura, lunedì, ieri le due giovani turiste accompagnate da Antonello Sannino e Daniela Lourdes Falanga per Antinoo Arcigay Napoli e da Claudia Cavallo, in rappresentanza dell’Associazione Trans Napoli, sono state ricevute, dall’Assessora alle Pari Opportunità, Emanuela Ferrante e da Gaetano Manfredi.

Il sindaco ha voluto mostrare in modo concreto vicinanza e solidarietà alle ragazze, scusandosi a nome della Città di Napoli per l’ignominioso episodio che ha colpito la loro vita. E' stata l'occasione per annunciare che il Comune di Napoli si costituirà parte civile nell’eventuale processo a carico degli autori dell’aggressione, posizione che sarà esercitata d’altronde anche da Antinoo Arcigay Napoli.

Le ragazze che hanno confermato di aver percepito, oltre alla vicinanza delle associazioni e delle Istituzioni, anche quella degli abitanti del quartiere, nonostante la traumatica vicenda vissuta, hanno affermato che le vere scuse saranno però pienamente recepite solo nel momento in cui sarà fatta puntuale e doverosa giustizia sull’accaduto.

Grazie al coraggio di denunciare delle due ragazze e al tempestivo intervento delle forze dell’ordine, un membro del branco, di ventotto anni, è in stato di fermo, mentre gli altri quattro che avrebbero partecipato all’aggressione, sarebbero già stati riconosciuti, risultando anche noti agli agenti di pubblica sicurezza.

Le ragazze, infine, in attesa di fare ritorno da questa tristissima vacanza, sono state ospitate nella Casa delle culture e dell’accoglienza delle persone Lgbtqi+ di Napoli, progetto voluto dal Comune di Napoli e gestito dalle associazioni LGBTQI+ del territorio e da Antinoo Arcigay Napoli.

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Il Mattino