Napoli. Barbone blocca due ragazzine, una fugge. La polizia lo sottrae al linciaggio

Napoli. Barbone blocca due ragazzine, una fugge. La polizia lo sottrae al linciaggio
Viale Kennedy, ore 19: Flavia e Marina (ovviamente i nomi sono di fantasia), 12 anni, si avviano verso casa quando all'improvviso un uomo le blocca, le stringe contro...

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Viale Kennedy, ore 19: Flavia e Marina (ovviamente i nomi sono di fantasia), 12 anni, si avviano verso casa quando all'improvviso un uomo le blocca, le stringe contro un'auto e cerca di non farle andare avanti, le intimidisce, le terrorizza. Ma Marina reagisce, trova una via di fuga e riesce a scappare dando l'allarme.




Secondo quanto riferito dalle due 12enni, senza proferire parola, l’uomo di strada le aveva aggredite e scaraventate contro una vicina auto. Aveva poi sfilato delle squadrette dallo zainetto di una delle due vittime per poi utilizzarle come oggetto contundente e colpirle.



La ragazzina ha urlato, i passanti si sono fermati, e dopo aver ascoltano il suo racconto hanno soccorso anche Flavia. In pochi minuti si è formata una piccola folla. Qualcuno ha tentato di bloccare il maniaco. In quel momento lungo il viale è giunta una volante dell'ufficio prevenzione generale (guidato dal primo dirigente Michele Spina) e gli agenti sono riusciti a sottrarre l'uomo al linciaggio.



Il racconto delle dodicenni è stato confermato da molte testimonianze. Gli agenti hanno poi fatto intervenire personale sanitario che ha giudicato sano l'aggressore, tra l'altro già noto in quanto abituale della zona, consentendone in questo modo

l'immediato arresto.



Prima di arrendersi e di dichiarare di chiamarsi Giuseppe Verdi, l'uomo ha opposto dura resistenza al punto da costringere i poliziotti a chiamare dei rinforzi. Il 53enne è stato condotto nel carcere di Poggioreale incriminato per sequestro di persona, lesioni ai danni di minori e resistenza a pubblico ufficiale.



Le due 12enni sono state invece subito accompagnate dai rispettivi genitori al pronto soccorso pediatrico dell'Ospedale San Paolo. I sanitari le hanno visitate e giudicate guaribili in cinque giorni per stato di choc.







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Il Mattino