«Ogni giorno una barricata» 500 napoletani in corteo a Roma

Inviato a Roma «Se Bagnoli sarà commissariata ogni giorno una barricata»: è questo lo slogan che scandiscono i manifestanti in corteo da Napoli a...

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Inviato a Roma

«Se Bagnoli sarà commissariata ogni giorno una barricata»: è questo lo slogan che scandiscono i manifestanti in corteo da Napoli a Roma. Venti blindati e duecento poliziotti attendevano gli arancioni a largo Argentina: lì sono arrivati i primi quattro autobus da Napoli, accolti dal senatore Sel Peppe De Cristofaro. In cinquecento hanno poi cominciato a marciare per via Torre Argentina, un corteo rumorosissimo con trombe e slogan contro il governo. «Non è un corteo ma solo uno spostamento concordato. È tutto sotto controllo», fanno sapere dalla Digos capitolina. 


Tra i tanti cori intonati dai comitati napoletani, spicca uno dedicato al premier e al commissario governativo per Bagnoli: «Renzi e Nastasi via da Napoli». 
 
In piazza - come annunciato alla vigilia - anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. In questo momento, la fascia tricolore è a piazza Montecitorio, in attesa dell'arrivo dei manifestanti. Tra questi sfilano invece il vicesindaco Del Giudice e l'assessore Piscopo.

L'incontro tra de Magistris e la piazza c'è stato alle 15.20, quando il corteo ha raggiunto la piazza delle istituzioni. A quel punto Piscopo ha accompagnato una delegazione dei manifestanti a palazzo Chigi chiedendo di essere ricevuti dal governo. Ai collaboratori del sottosegretario alla presidenza del Consiglio De Vincenti, la consigliera comunale Bismuto e il presidente della Municipalità hanno consegnato un documento con il quale chiedevano il ritiro del commissariamento. 

«La manifestazione di oggi dimostra che la difesa della città è una iniziativa popolare, che si fermerà quando termineranno gli abusi su Napoli», ha detto invece De Magistris, intervenendo brevemente alla manifestazione. «Qui in piazza - ha proseguito - ci sono i movimenti e il sindaco, una cosa fino a poco tempo fa impensabile. Questo significa che Napoli è unita. Noi non siamo qui col cappello in mano a chiedere l'elemosina, ma a difendere e rivendicare i nostri diritti, perché a Napoli decidono il popolo e i napoletani». De Magistris è rimasto durante la manifestazione accanto all'altoparlante da dove intervenivano i rappresentanti dei diversi movimenti, applaudendoli e assentendo col capo.


Nei diversi interventi che si sono succeduti, gli oratori hanno criticato il governo e il Pd, non solo per il commissariamento, ma per altre scelte come lo sblocco delle trivellazioni, o il proseguimento dei lavori della Tav Torino-Lione. «Bagnoli è il paradigma di due modelli di sviluppo - ha detto il rappresentate dell'Associazione promotrice - da una parte c'è il principale nemico di studenti e disoccupati, il Pd e il Governo, dall'altro chi tenta di sfiduciare Renzi dal basso». Ma anche una precisazione: «Chi fa credere che nello scontro tra Renzi e De Magistris i movimenti siano subalterni a uno scontro istituzionale sbaglia». La manifestazione si è poi conclusa poco prima delle 16.30 senza incidenti. 
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Il Mattino