Napoli, manifestazione di «Noi non paghiamo» il 5 novembre contro il caro-bollette

Napoli, manifestazione di «Noi non paghiamo» il 5 novembre contro il caro-bollette
Contro l'aumento delle bollette e il carovita, ma anche contro salari e pensioni basse, privatizzazioni e precarietà del lavoro. Saranno questi i temi alla base della...

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Contro l'aumento delle bollette e il carovita, ma anche contro salari e pensioni basse, privatizzazioni e precarietà del lavoro. Saranno questi i temi alla base della manifestazione che la campagna «Noi non paghiamo» annuncia per sabato 5 novembre a Napoli. La manifestazione di Napoli sarà il culmine di una serie di «azioni coordinate in ogni città» a partire da quella annunciata a Bologna il prossimo 22 ottobre.

«Dopo anni incerti e molto complessi - si legge in una nota diffusa dagli attivisti di 'Noi non paghiamò - si rafforza la consapevolezza che, se non ci organizziamo insieme per pretendere il diritto a una vita degna, il futuro prossimo sarà un disastro. In questo quadro si inserisce la nostra campagna Noi non paghiamo. Più la campagna cresce e più abbiamo conferma dell'esistenza di molteplici problematiche che, intrecciandosi tra di loro, rendono la vita di tanti e tante un vero e proprio inferno quotidiano». Ricordando che i disoccupati del movimento 7 novembre «sono stati i primi in Italia a riprendere la pratica del movimento di protesta inglese Don't pay bruciando simbolicamente centinaia di bollette fuori dalla sede della Posta Centrale di Napoli», gli attivisti di «Noi non paghiamo» spiegano che è in corso la costruzione «di un processo mobilitativo fatto di confronto tra realtà e comunità in lotta, connessioni, crescita e di cura collettiva contro la barbarie di questi tempi. Sappiamo che i problemi degli aumenti e del carovita non potranno risolversi senza che si crei una reale e generalizzata opposizione al sistema economico e produttivo che determina inflazione, speculazione finanziaria, guerra. Nel mentre altri fattori concorrono a rendere la situazione insostenibile: salari e pensioni basse, privatizzazioni, precarietà, licenziamenti e disoccupazione». 

 Il movimento «Noi non paghiamo», viene annunciato, «convergerà su Bologna il 22 ottobre» e «da quella piazza rilanceremo la 'Settimana della rabbià durante la quale 'Noi non paghiamò farà azioni coordinate in ogni città, culminando con la manifestazione di Napoli del 5 novembre. Siamo convinti che la lotta contro la 'fine del mondò e per arrivare alla 'fine del mesè siano un'unica lotta. Senza vincere carovita, caro bollette, precarietà, povertà, delocalizzazioni, licenziamenti e disoccupazione dilagante, non ci si libera dal ricatto economico ed esistenziale del presente. Stiamo costruendo la forza popolare e organizzando un'opposizione di massa contro l'economia di guerra, per il blocco delle bollette e dei prezzi alimentari. Sappiamo che la strada é lunga ma con l'impegno collettivo diverrà meno faticosa», concludono gli attivisti di «Noi non paghiamo». 

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Il Mattino