Napoli, il manifesto di de Magistris «È tempo dell'Europa dei popoli»

Napoli, il manifesto di de Magistris «È tempo dell'Europa dei popoli»
«L'Europa dei popoli e della giustizia sociale non è quella messa in scena, con una potente grancassa mediatica, lunedì 22 agosto tra la portaerei...

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«L'Europa dei popoli e della giustizia sociale non è quella messa in scena, con una potente grancassa mediatica, lunedì 22 agosto tra la portaerei Garibaldi e l'isola di Ventotene. Quelli sono i responsabili dell'Europa dell'austerità, dei vincoli economici sulla pelle della gente, degli strangolamenti alle popolazioni locali». Lo afferma in un post su Facebook il sindaco di Napoli Luigi de Magistris riferendosi al vertice di lunedì scorso tra il presidente del Consiglio Renzi, la cancelliera Merkel e il presidente francese Hollande.


Secondo de Magistris, l'Europa costruita fino a oggi è «disumana» ed è «senza politica estera e assente in politica di sicurezza». «Il presidente Renzi - prosegue de Magistris - avrebbe fatto bene ad evitare di scomodare Altiero Spinelli che - dice - nel suo manifesto proponeva un'Europa unita nelle diversità e non mi sembra - aggiunge - che la politica dell'attuale Europa miri a questo».

De Magistris parla di un'Europa «dei governi» a cui «dal basso» si sta lavorando per costruire un'alternativa che è «concreta possibilità» e si fonda sulla volontà di «costruire comunità orizzontali e non verticali, di realizzare luoghi in cui le moltitudini discutono e decidono, in alternativa - sottolinea il sindaco - ai pochi oligarchi che sono il prodotto delle stanze chiuse, dei centri di potere neo-liberisti». De Magistris indica come «pilastri» della ricostruzione dell'Europa la cultura, la consapevolezza che «la differenza è una ricchezza e non un pericolo» e le persone «non percepite come numeri suscettibili di calcolo economico».

L'Europa a cui guarda de Magistris è una comunità in cui «contano le persone e non le accumulazioni di denaro», in cui la natura è «sorgente di vita e non oggetto da stuprare», in cui si «recuperano i valori della vita quali uguaglianza, giustizia, dignità, onestà, rispetto, amore». Un'Europa che guardi ai «bisogni reali e non ai fabbisogni dei potenti», che «non sperperi denaro pubblico per gigantesche opere pubbliche inutili», e che invece dia «un tetto dignitoso a tutti gli abitanti delle nostre comunità e acqua e cibo per tutti».

Tra le azioni da mettere in campo, il sindaco di Napoli indica «il profitto di comunità» attraverso cui affidare e mettere a reddito sociale i luoghi da valorizzare; la necessità di «mettere in sicurezza i territori»; di puntare sulle «nostre bellezze, la nostra storia, la nostra creatività, la nostra umanità per produrre ricchezza».


«L'Europa - conclude de Magistris - non la potranno costruire coloro che la stanno annientando, ma chi pratica la giustizia sociale, l'uguaglianza e l'amore per gli esseri viventi e per la natura. All'Europa degli oligarchi arroganti sostituiamo l'Europa dei popoli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino