Napoli, dalle buche agli incroci la mappa delle strade killer: «Così rischiamo la vita»

Napoli, dalle buche agli incroci la mappa delle strade killer: «Così rischiamo la vita»
Curve pericolose in strade frequentatissime ma prive di strisce per l’attraversamento, slalom pedonali tra ingorghi e auto parcheggiate «in doppia o tripla...

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Curve pericolose in strade frequentatissime ma prive di strisce per l’attraversamento, slalom pedonali tra ingorghi e auto parcheggiate «in doppia o tripla fila», allagamenti e asfalto groviera su vie affollate, dissuasori quasi introvabili: il rischio è più che di casa, in città, per chi prova ad attraversare la strada, in periferia come nelle zone centralissime di Napoli. È quanto emerge da un dossier realizzato dal settore trasporti di due sigle sindacali – Ugl e Usb – sulle situazioni di criticità più gravi della viabilità. Sono 25 le strade potenzialmente letali. E al pericolo, si aggiunge la beffa: «La conferenza dei servizi sulla Mobilità – spiegano dall’omonima commissione del consiglio comunale - serviva a monitorare le vie più a rischio, ma è ferma da circa un anno. Manca il personale che possa trascrivere i verbali delle riunioni». 



La lista delle strade killer è lunga e ben distribuita sul territorio. Partiamo da via Caracciolo, dove la carreggiata è teatro di rodei incivili e nella notte tra 28 e 29 agosto perse la vita Elvira Zriba, uccisa da uno scooter. Qui la circolazione impazzisce, e il Comune ha iniziato a provvedere con l’installazione di dissuasori e segnaletiche. Poche strisce, auto o moto che sfrecciano e tanti pedoni anche in location centralissime piene di curve pericolose: Corso Vittorio Emanuele, via Jannelli, via Cilea, via del Parco Margherita a Chiaia, via Bernardo Cavallino - segnalati dall’Usb. Criticità anche in aeroporto (dove la segnaletica è gialla a causa dei cantieri) e stazione, con turisti che salgono sull’alibus dopo uno slalom tra lamiere in seconda o terza fila. Nelle zone più popolari la situazione non migliora.

Passando al dossier di Ugl, in via Arenaccia, da Piazza Ottocalli fino al ponte, i pedoni sono costantemente a rischio: la segnaletica orizzontale e verticale è inesistente e la pavimentazione è dissestata. Segnaletica non adeguata anche nell’affollatissimo Corso San Giovanni. Nel novero dei pericoli di incidenti a vetture e passanti, ovviamente, vanno inserite anche le situazioni di asfalto distrutto: viale Umberto Maddalena (nei pressi dell’aeroporto), la corsia preferenziale di Via De Pinedo, l’arteria di via Miano a Capodimonte manto dissestato, via Janfolla, via Don Bosco, via Costantinopoli, Corso Garibaldi, via del Mare e i Ponti Rossi. 



A fornire una mappatura delle vie a rischio, come detto, sono i sindacati dei trasporti. «Questo è un elenco di criticità che mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità dei viaggiatori nonché degli operatori di esercizio soggetti a stress continui – argomenta Fulvio Fasano dell’Ugl – Inoltre gli stessi autobus sono soggetti ad una maggiore usura e a rotture continue». «I pannelli segnaletici vengono spesso montati ad altezza d’uomo o di bambino – spiega Adolfo Vallini dell’Usb – Per prendere l’alibus a piazza Garibaldi è un ingorgo a ogni ora e i turisti rischiano. La situazione è rischiosa anche in via Stadera, con auto parcheggiate in doppia fila e in divieto. Pericoli anche nelle strade che si allagano, come via Brecce».

«In via Cavallino si rischia l’incidente a ogni ora – sospira Gaetano Franco, rsa di Usb e autista – A volte, visto il poco spazio, siamo costretti a guidare contromano o a fermare il bus. Al Corso Vittorio Emanuele le strisce pedonali sono poche e i tentativi di attraversamento centinaia. In via Jannelli i pedoni camminano senza nemmeno il marciapiede. In via Cilea motorini a pettine, file di auto in sosta sulle strisce e riders che sfrecciano da ogni lato. Pericolo anche nella preferenziale di Salvator Rosa e in quella di via Marina». 



Da via Verdi arriva un input a un maggiore monitoraggio della viabilità. Ma questo screening, a oggi, è ostacolato dalla beffa della carenza di personale di segreteria per le riunioni - al momento sospese - tra municipalità, vigili e Comune: «Serve una mappatura delle strade che necessitano di strisce pedonali e segnaletica – dice Nino Simeone, consigliere e presidente della commissione Trasporti in via Verdi – Purtroppo, nonostante le nostre sollecitazioni a ripristinarla, manca una conferenza dei servizi della Mobilità da circa un anno: manca il personale di segreteria che trascriva i verbali. Era proprio durante le conferenze che venivano coinvolti tutti gli attori: le municipalità, in quel contesto, segnalavano le situazioni su cui serviva intervenire». 

 

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Il Mattino