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Piazza Plebiscito off limits, 433 posti bus disponibili e 17 posteggi. Ecco il piano mobilità del Comune di Napoli per la manifestazione della pace di venerdì promossa dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. L’appuntamento è alle 10,30 con inizio dell’evento previsto per le 11. Venticinquemila le persone attese in piazza e ore concitate per mettere a punto gli ultimi dettagli. Sicurezza, viabilità e traffico restano i nodi da sciogliere.
Verrà istituito alle 7.30 e fino al termine della manifestazione il divieto di transito veicolare e il divieto di sosta con rimozione coatta nelle carreggiate di piazza del Plebiscito antistanti l’edificio della Prefettura e l’edificio del Commiliter; il divieto di transito veicolare eccetto i mezzi dei residenti, quelli muniti di contrassegno “H” con invalido a bordo, per le emergenze ed il soccorso, in via Solitaria, piazzetta Salazar, rampe Paggeria (che circoleranno a senso unico alternato). Sarà istituito il senso unico di circolazione in piazza Carolina, dalla confluenza di via Gennaro Serra a quella di via Chiaia, e in via Chiaia, dalla confluenza di piazza Carolina a quella di piazza Trieste e Trento. In piazza Carolina sarà sospeso il posteggio taxi. L’ordine pubblico in piazza sarà garantito da polizia di stato e carabinieri, mentre i vigili urbani saranno tutti impegnatissimi per evitare il caos ingorghi. Dal Comune, per venerdì, consigliano «a tutti i cittadini di spostarsi con i mezzi pubblici».
Ieri sono stati completati i sopralluoghi e non è stato semplice individuare tutte le aree dove far confluire i bus proveniente da tutta la Campania. A gestire l’organizzazione è stato il capitano di polizia Municipale Gaetano Frattini, l’esperto dei caschi bianchi in fatto di organizzazione di eventi (gestì anche la sicurezza e mobilità alle Universiadi del 2019).
Non parlerà, ma sarà presente, il governatore Vincenzo De Luca, come anticipato nei giorni scorsi da Il Mattino. «Per evitare strumentalizzazioni» è il ragionamento che si è fatto a Palazzo Santa Lucia. Si susseguiranno invece dal palco, posizionato al centro della piazza, con alle spalle le due statue equestri, una serie di «testimonianze» dai diversi mondi che stanno aderendo alla chiamata alla pace di De Luca. Come quella di monsignor Antonio Di Donna, presidente della Conferenza Episcopale campana. Oltre al Vescovo di Acerra, ci saranno decine di studenti e di rifugiati a raccontare le proprie esperienze e a lanciare messaggi di pace e «cessate il fuoco». Ci sarà poi un momento dedicato alle donne iraniane che stanno protestando da giorni per la morte della 22enne curda Masha Amini.
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