OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Giustizia per Giovanni» urlano in coro gli amici ancora distrutti mentre attraversano in corteo le strade della città per ricordare Giovanbattista Cutolo, il musicista ventiquattrenne ucciso a colpi di pistola da un sedicenne, a seguito di una lite nata per futili motivi, nella notte tra il 30 e il 31 agosto.
A poche ore dal barbaro e insensato omicidio, a Napoli la rabbia si mescola all’immenso dolore che ha subito travolto tutta la cittadinanza. La stessa che nel tardo pomeriggio di oggi si è ritrovata a marciare in ricordo di “Giò Giò” con un partecipatissimo corteo partito da Piazza Bellini e giunto fino al luogo della tragedia, consumatasi a due passi da piazza Municipio.
«Tutti in ginocchio per mio figlio. Giogiò, queste sono le persone che hai aiutato e loro aiuteranno te. Ora ti veniamo a portare l'ultimo saluto». Il corteo così si è inginocchiato davanti al bar dove è avvenuto l'omicidio, nella centralissima Piazza Municipio, accogliendo l'invito della mamma del ragazzo, Daniela Di Maggio.
«Promettetemi che riempirete questo luogo di fiori perché il sangue di mio figlio deve essere avvolto dalla natura e dalla bellezza» è l’appello che la donna rivolge in lacrime ai presenti a termine della marcia chiedendo, inoltre, all’amministrazione comunale di apporre una targa a lui dedicata nel posto dove i sogni del musicista della Nuova Orchestra Scarlatti Young sono stati interrotti per sempre.
Nel incontro la madre di Giovanbattista ha chiesto al primo cittadino pene severe anche per i minorenni: «Servono riforme adeguate sennò non andremo mai avanti».
Nella vicina piazza Bellini sono accorsi in centinaia tra amici, familiari, istituzioni e artisti. «Sono commosso per l'innumerevole numero di presenze – dice ancora scosso Franco Cutolo, il padre di Giovanbattista -. Significa che la città sta iniziando a capire come reagire a certe cose. È un segnale per dimostrare che la Napoli buona e pulita c'è. Questa è la cosa più importante».
«Via il tumore dalla nostra città» è difatti il coro che hanno scandito i presenti durante tutto il percorso del corteo, a cui ha preso parte anche Tina Napoletano, la mamma di Francesco Pio Maimone. Il pizzaiolo di Pianura ucciso ad appena 18anni lo scorso marzo a Mergellina.
Nel mentre gli amici di Giovanbattista smentiscono la “lite per il parcheggio del motorino” di cui si è parlato negli attimi successivi al ritrovamento del corpo del giovanissimo. Intanto, in attesa che venga fissata una data certa e che le indagini facciano luce sull’accaduto, a celebrare i funerali di Giovanbattista Cutolo sarà l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. «Prima di quel giorno – spiega ancora la madre – voglio vedere una montagna di fiori dove mio figlio ha perso la vita per proteggere i suoi amici».
Leggi l'articolo completo suIl Mattino