Napoli, a Marechiaro tornano i teppisti: ora si gioca al lancio del lettino

A Marechiaro torna il degrado. Dopo il clamore e l’aumento della sorveglianza in seguito all’accoltellamento sugli scogli di fine primavera, l’attenzione...

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A Marechiaro torna il degrado. Dopo il clamore e l’aumento della sorveglianza in seguito all’accoltellamento sugli scogli di fine primavera, l’attenzione è calata e la zona è tornata al consueto caos. I residenti chiedono di non rinunciare al presidio di quel pezzo di città che, soprattutto nei mesi estivi, e principalmente nei week end, viene assalito da orde che non cercano sole e relax ma spazi dove esercitare atti di sopruso e di teppismo. Nella giornata di ieri è stato girato un video nel quale è stata ripresa l’ultima bravata di un gruppo di adolescenti: il lancio del lettino. 

Il video mostra i ragazzi che si divertono a risalire la scogliera per tuffarsi. Poi, d’un tratto uno di loro si presenta trasportando un lettino da spiaggia. Lo tiene sollevato, poi lo posiziona sul bordo della scogliera, come se volesse utilizzarlo per riposarsi, prendere il sole. Invece l’operazione si prolunga perché il giovane, dopo aver attirato l’attenzione dei compagni, schiaccia il lettino al suolo e si posiziona alle spalle, poi con un calcio lo fa precipitare nell’acqua di Marechiaro. Il gruppetto resta un po’ ad osservare il lettino che affonda lentamente, però l’entusiasmo della bravata dura un solo attimo e non regala le emozioni sperate. Così mentre l’oggetto si inabissa, i ragazzi tornano a fare tuffi e a scalare la scogliera per continuare a lanciarsi in acqua mentre sul fondo s’è adagiato il lettino.  

Nella giornata di ieri, come accade sempre nei giorni di grande ressa estiva, un gruppo di residenti s’è messo in azione per identificare e fotografare tutto il degrado che avvolge Marechiaro: nel report della quarta domenica di luglio troneggia l’immagine di un ciclomotore abbandonato e steso pericolosamente a terra lungo la strada. Poi ci sono i consueti scatti realizzati subito dopo l’allontanamento dell’orda di scostumati, al termine della giornata di mare. Ci sono fotografie di cumuli di bottiglie, bicchieri e plastiche lasciate ovunque, sia sugli scogli che dentro il mare; sono allegate immagini di che riprendono persone arrampicate nelle aree vietate; c’è l’abituale reportage sul caos che travolge la strada.Si tratta di un esercizio che i residenti ormai fanno d’abitudine, anche se ormai sanno che nessuno prenderà in considerazione le loro proteste: «Non pretendiamo tanto - dicono - vorremmo un po’ di controlli ma ormai abbiamo capito che non c’è soluzione. Deve andare così, dobbiamo farcene una ragione».

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Il Mattino