«Ho detto no a Trump ma non me ne pento. Restare a Napoli è stata sempre la nostra priorità. So che lui in questi anni ha continuato ad apprezzarci ed ora che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Maurizio Marinella, il re delle cravatte, titolare di un negozio a Napoli dove sono entrati capi di Stato, uomini di governo, attori, personaggi famosi e semplici cittadini, ricorda un curioso episodio che ha coinvolto la sua azienda. «A mio padre, Luigi, arrivò esattamente trent'anni fa una lettera firmata da Donald Trump che lo invitava ad aprire un negozio all'interno della Trump Power, il grande grattacielo di New York. Ne parlammo tra di noi per alcuni giorni. Ci pensammo sopra. Mio padre da subito espresse il suo scetticismo. Disse che era troppo complicato, la lontananza pesava tantissimo. Avrei dovuto occuparmi io della gestione, avrei dovuto lasciare il nostro negozio di piazza Vittoria e soprattutto recidere un importante legame col territorio».
La riflessione tra padre e il figlio Maurizio durò un paio di giorni. Poi la decisione di inviare una lettera di risposta. «Caro signor Trump - gli scrivemmo in sostanza - grazie dell'affetto che ci ha manifestato, siamo emozionati per l'invito ma preferiamo rimanere a Napoli». In questi anni, secondo quanto ha notato lo stesso Marinella, Trump ha indossato alcune cravatte della nota casa di moda. Probabilmente dono di Silvio Berlusconi, abituale cliente del negozio di Napoli. E ora, Marinella sta pensando ad un omaggio speciale.
«Al nuovo presidente Usa - spiega - potremmo inviare una cravatta creata dalla nostra maison.
Il Mattino