I sanitari del San Giovanni Bosco non ci stanno all’ipotesi di “sabotaggio” sostenuta dal presidente regionale, Vincenzo De Luca, come retroscena dello scandalo...
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«Abbiamo appreso che il dirigente medico responsabile della struttura sia stato impedito dagli infermieri presenti in turno di cambiare il letto e pulire il paziente - scrive Mario De Santis, consigliere regionale del sindacato - tale affermazione non corrisponde al vero, secondo gli stessi infermieri». Nella lettera c’è scritto che «dopo aver rinvenuto, per l’ennesima volta, l’infestazione, il professionista che aveva in carico il paziente, ha immediatamente disposto e, personalmente, attuato la bonifica del ricoverato e dell’unità letto informando verbalmente il primario, il coordinatore e gli altri sanitari presenti».
Il punto critico della nota che metterebbe in discussione il racconto diffuso dalla direzione sanitaria e dallo stesso De Luca, è il seguente. «Dopo che il paziente era stato messo in sicurezza, il dirigente medico responsabile della struttura, convocava tutti i sanitari presenti e gli prospettava la possibilità di formulare, da parte sua, una relazione alla Direzione Generale da dove doveva evincersi la sola presenza di formiche sul pavimento e omettere l’inquinamento del letto del paziente, ottenendo un rifiuto a tale alleggerimento della vera ed effettiva situazione».
In pratica nella lettera del sindacato, si desume una sorta di ritorsione avvenuta ai danni degli infermieri. «Onorevole Governatore la esorto ad accertare la vera dinamica dei fatti e ad operare i giusti provvedimenti - si legge nella lettera che incalza - la presenza di formiche, ma anche di topi, ratti, blatte e zanzare non è affatto normale e non è normale che infestino, in modo endemico, l’ospedale nelle varie unità operative comprese Rianimazione, sterilizzazione e perfino le sake operatorie»
De Santis sottolinea anche che gli infermieri accusati sono professionisti di quarantennale esperienza con numerosi riconoscimenti ed encomi professionali. Una seconda nota del sindacato Aaroi, esorta la direzione dell’Asl a individuare le incapacità gestionali che producono disfunzioni come formiche e presenza di insetti nei locali sanitari. «I colleghi del San Giovanni bosco sono stanchi di vivere in questo assedio costante sembra di trovarsi in uno stato di polizia-aggiunge Vittoriano L’Abate delegato aziendale Aaroi- ieri sono andati i NAS e l’ispettorato centrale dell’Asl mettendo sotto torchio i colleghi di guardia e gli infermieri con atteggiamenti abbastanza intimidatori ormai i sanitari non sanno più se conviene denunciare o meno questi episodi».
Infine, anche la Fp Cgil sta organizzando le iniziative per difendersi dalle dichiarazioni di De Luca, mobilitando Camera del Lavoro, Confederazione e segreteria nazionale. Nel frattempo, ieri mattina, proprio all’interno del parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco sono state squartate le 4 ruote dell'automobile di uno dei sindacalisti citati dal presidente De Luca durante il suo discorso dove citando la relazione del medico ha ripetuto «questo non è sindacalismo è camorra». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino