I cinesi sono la seconda popolazione per numero di presenze a Napoli, preceduti solo dagli srilankesi, con oltre 6.000 presenze. Una migrazione antica che però è...
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«Molti cinesi scelgono in gran numero l’Italia perché crediamo che sia il posto ideale per realizzare alcuni dei nostri sogni – ha detto – I cinesi vengono in Italia perché nonostante anche l’area da cui provengo io sia abbastanza sviluppata e ricca l’idea principale è quella di trovare nuove opportunità, quelle che non si possono trovare in Cina. Poi siamo affascinati dalla moda. Non è un problema di ricchezza, più che altro di voler trovare qualcosa di nuovo». Anche a distanza di chilometri i cinesi portano avanti la loro dedizione al lavoro e si impegnano tantissimo per realizzare i loro sogni. Non trascurano nemmeno l’attività fisica. Infatti Zhang Haixia, rappresentante delle donne cinesi a Napoli, ha organizzato con delle sue amiche una simpatica attività tutti i giorni dopo il lavoro. «Ci incontriamo al centro direzionale e balliamo – dice – facciamo attività fisica, che ci fa bene e ci divertiamo». Così ogni sera Zhang e le sue amiche si dispongono in file ordinate e si muovono con leggiadria nei grandi spazi tra i grattacieli del centro direzionale di Napoli.
Sono tante le feste che caratterizzano la cultura cinese. Chi si trova a Napoli non manca di onorarle al meglio tutte, anche solo semplicemente rimanendo in famiglia e ricreando l’atmosfera che c’è nel loro paese d’origine. Tra queste la festa di Metà Autunno e quella delle Barche di Drago a metà inverno. La celebrazione certamente più sentita e anche conosciuta dai napoletani è il Capodanno Cinese. Quest’anno cadrà il 25 gennaio e segnerà l’anno del topo. «Si festeggia il nuovo anno basato sul calendario lunare – spiega Zhang – La data cambia ogni anno». Per l’oroscopo cinese il topo è un animale molto importante perché è molto intelligente, lavora tanto e perciò è particolarmente amato. «Il Capodanno cinese è anche l’occasione per far conoscere la Cina – dice Qin Jun – Ogni anno scegliamo una delle 56 etnie cinesi da far conoscere, quest’anno protagonista sarà la Tujia. Questa etnia si trova nella parte centro-ovest della Cina. Ci saranno delle collaborazioni con il museo archeologico per far conoscere questo popolo attraverso la sua musica, i costumi che sono molto diversi da quelli della maggioranza etnica Han».
«Spesso tra i due paesi ci sono state delle incomprensioni o delle mancanze di conoscenza – ha detto Qin Jun – Ma da una parte ci sono tantissimi cinesi che vengono in Italia per motivi lavorativi, per studio o turismo, dall’altra ci sono tantissimi italiani che studiano il cinese o sono interessati alla Cina e vogliono conoscere meglio la cultura cinese. Ciao Cina nasce proprio dalla voglia di unire i due paesi e creare un ponte». Questa voglia di integrazione la testimonia anche Martina Catania, giovane siciliana che offre il suo supporto a Ciao Cina. Martina è siciliana ed è a Napoli per studiare il cinese che già parla benissimo (tanto da aver gentilmente tradotto le interviste), avendolo studiato da autodidatta sin da piccola, e tra poco inizierà l'Università. «Vivo qui da tanti anni e ho una bellissima impressione di Napoli – conclude Zhang – Mi piace soprattutto il cibo che è sempre molto fresco e buono e poi il clima è molto simile a quello della Cina. I napoletani sono molto gentili, simpatici e calorosi verso di noi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino