Napoli, cantiere fantasma al Molo Beverello: ma è sprint per i nuovi lavori

Napoli, cantiere fantasma al Molo Beverello: ma è sprint per i nuovi lavori
Il Beverello ancora oggi è così come lo vedete nelle fotografie di questa pagina. Abbandonato, senza operai e senza un briciolo di attività. Festeggiamo in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il Beverello ancora oggi è così come lo vedete nelle fotografie di questa pagina. Abbandonato, senza operai e senza un briciolo di attività. Festeggiamo in questi giorni i nove mesi consecutivi di abbandono del cantiere, che avrebbe dovuto cambiare il volto alla porzione di porto che sta a ridosso del Maschio Angioino ma che, per adesso, ha semplicemente aumentato a dismisura i disagi che già prima dell’avvio del cantiere erano piuttosto consistenti. Però vogliamo dare un pizzico di speranza: l’attesa sarà ancora brevissima. All’inizio di luglio è prevista la ripartenza dei lavori anche se una data precisa allo stato attuale non c’è ancora. Ci sono, però, permessi dalla Soprintendenza e accordi con le maestranze, insomma, la svolta è realmente dietro l’angolo. Merito dello sprint imposto dal nuovo vertice dell’autorità portuale, Andrea Annunziata, il quale dal primo giorno di attività non ha mollato la presa nemmeno un attimo per cercare una soluzione alla questione del molo Beverello.

Il cantiere è paralizzato, dicevamo, da circa nove mesi. Era il 28 di settembre quando agli operai fu imposto di bloccare ogni operazione: durante gli scavi è stato intercettato l’antico molo borbonico e non si poteva proseguire con la realizzazione del nuovo terminal senza un adeguamento del progetto e, soprattutto, senza il placet della Soprintendenza. 

Quegli interventi erano ufficialmente iniziati il 29 novembre del 2019 quando l’autorità portuale firmò la consegna del cantiere alla ditta che avrebbe dovuto realizzare il nuovo, avveniristico, terminal che prevede la realizzazione di una struttura elevata (due piani) per biglietterie e uffici, in cima alla quale è prevista un’affascinante passeggiata a mare aperta a tutti.

A dire la verità il progetto affonda le radici in un tempo piuttosto lontano, erano gli inizi degli anni 2000 quando venne presentato per la prima volta un rendering con l’idea del nuovo Beverello. Alla fine, quando la burocrazia è stata sconfitta, s’è presentata l’archeologia a chiedere i suoi spazi.

Entro tre settimane è annunciata la ripresa. Anzi ufficialmente non è annunciata perché il presidente dell’Autorità Portuale, Annunziata, non è tipo da annunci in largo anticipo: lui è uomo concreto e parla solo quando il lavoro è già iniziato. Però ha già spiegato pubblicamente che la variante di progetto è stata approvata dalla Soprintendenza e ha già avviato l’ultimo giro di riunioni per la riapertura del cantiere. Ovviamente i tempi non saranno brevi. Prima di vedere terminata l’opera bisognerà aspettare un paio d’anni, un anno e mezzo se le cose andranno tutte per il verso giusto. Insomma, nemmeno durante l’estate 2022 il molo Beverello sarà libero dal caos del cantiere, ma almeno in questo tempo ci saranno stati avanzamenti nelle opere e non il triste deserto che ha accompagnato gli ultimi nove mesi del Beverello

A proposito, anche se i disagi restano tanti, c’è da segnalare che, finalmente, le tensostrutture per proteggere i viaggiatori in attesa della partenza sono state rimesse totalmente a nuovo. Le precedenti erano state devastate dal maltempo e dal vento ed erano piene di buchi: ora sono state sostituite da teli nuovi e resistenti che, almeno, garantiscono un pizzico di decoro in una situazione ancora indecorosa. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino