Napoli, addio al maestro Leone: se ne va un genio dell'arte

Napoli, addio al maestro Leone: se ne va un genio dell'arte
Si è spento a Napoli all'età di 98 anni l'artista Giuseppe Antonello Leone, pittore e scultore conosciuto in tutto il mondo. Il maestro è morto nella...

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Si è spento a Napoli all'età di 98 anni l'artista Giuseppe Antonello Leone, pittore e scultore conosciuto in tutto il mondo. Il maestro è morto nella sua abitazione di Monte di Dio, poco distante dal suo laboratorio, una sorta di «antro delle meraviglie». Leone era nato il 6 luglio 1917 a Pratola Serra, in provincia di Avellino, e tre anni fa era stato colpito da un ictus. Si diplomò nel 1940  all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Qui conobbe e poi sposò la scrittrice e pittrice Maria Padula di Montemurro, in provincia di Potenza.  Fra i loro maestri vi furono Emilio Notte, Nino Maccari, Pietro Gaudenzi. Da lei ha avuto quattro figli: Silvio pittore, Bruno, celebre maestro delle guarattelle, Rosellina, anche lei burattinaia, e l'urbanista Nicola Giuliano. 

 
Negli anni '50 Leone prese parte alla stagione del neorealismo italiano in Lucania insieme con Rocco Scotellaro, Manlio Rossi Doria, Carlo Levi, Maria Brandon Albini, Emilio Sereni. Ha esposto molte volte alla Biennale di Venezia, di lui hanno scritto i maggiori critici d'arte italiani. Tra il 1966 e il 1979 è stato direttore degli Istituti d’Arte di Potenza, di Cascano di Sessa Aurunca, di San Leucio di Caserta e dell’Istituto statale d’Arte “Boccioni” di Napoli.


La sua espressione artistica si è evoluta tra i due estremi del racconto figurativo, trasfigurato da un personale surrealismo tragico e l’amore dei recuperi, attraversati da una potente ironia verso il  consumismo postindustriale. Tra le maggiori sue opere spiccano le formelle in bronzo della Via Crucis nella Chiesa di San Pietro in Camerellis di Salerno, il ciclo dei mosaici della Chiesa del Seminario di Sessa Aurunca, il mosaico della Chiesa di Sant'Antonio di Corleto Perticara, l’affresco nella Chiesa Madre di Spinoso, le vetrate della Cattedrale di Benevento, tre dipinti nella Chiesa di Sant’Anna a Potenza, l’affresco nella Rocca dei Rettori a Benevento, pannelli in bronzo per la porta centrale del Duomo di Messina.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino