Napoli, una mostra presepiale su «I Promessi Sposi» per rendere omaggio al Manzoni

Un'iniziativa dell'Associazione Presepistica Napoletana che ricorda lo storico autore a 150 anni dalla sua scomparsa

I Promessi Sposi in arte presepiale
Napoli, una ne pensa e cento...cinquanta ne fa. Eh si, perché stavolta, a 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, la città ha deciso di ricordarlo attraverso...

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Napoli, una ne pensa e cento...cinquanta ne fa. Eh si, perché stavolta, a 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, la città ha deciso di ricordarlo attraverso l'antica arte presepiale che, per l'occasione, vede omaggiare una delle sue più gloriose opere: I Promessi Sposi.

Così i protagonisti del romanzo - conosciuti tra i banchi di scuola - prendono nuova vita e appaio, agli occhi dei visitatori, in una versione unica nel suo genere: quella dell'arte presepiale napoletana. «Abbiamo scelto di rappresentare alcune delle scene più significative del romanzo storico - commenta il vicepresidnete dell'Associazione Presepistica Napoletana, Aniello Briganti - Tali riproduzioni si inseriscono anche molto bene nel contesto attuale. Pensiamo ad esempio alla scena della peste - l'epidemia del 1630 - che può essere accostata a quella della recente pandemia da Covid-19».

Così Briganti ripercorre la storia de I Promessi Sposi, narrando ciascuna delle scene - più salienti - che sono state riprodotte in versione presepiale. Il primo che si riconosce è Don Abbondio che appare nella celebre scena in cui i bravi gli dicono: «Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani né mai». Un racconto trasformato in opera d'arte che, episodio dopo episodio, arriva fino al felice epilogo di Renzo e Lucia uniti in matrimonio: «Venne la dispensa...venne quel benedetto giorno», recitava il Manzoni. «I nostri grandi artisti, hanno cercato di interpretare le emozioni di quell'epoca attraverso le espressioni che si possono osservare sui volti dei protagonisti», evidenzia il vicepresidente dell'associazione. Un regalo unico che la città fa allo storico autore e a tutti i visitatori che ne fruiranno.

Un'iniziativa che nasce con uno scopo sociale. «Crediamo che la trasformazione del romanzo in arte, possa avere un'importante valenza sia per i visitatori che per i ragazzi, perché speriamo che faccia da veicolo per ricordare alcuni valori». A fare da cornice alla mostra, è l'antica chiesa di Santa Marta in via San Sebastiano. Qui è possibile visitare anche la splendida mostra sui presepi napoletani del 700 e dell'800. Un altro regalo unico che l'Associazione fa alla città, non solo per avvicinare le persone alla conoscenza di un'arte secolare, ma anche nella speranza di far appassionare le nuove generazione ad un mestiere così antico. Inoltre, grazie alla visione di queste vere opere d'arte, si riesce anche ad assaporare un po' di quella magica atmosfera natalizia.  

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Il Mattino