Movida, decibel fuorilegge a piazza Bellini: baretti a rischio sanzioni

Movida, decibel fuorilegge a piazza Bellini: baretti a rischio sanzioni
Blitz dei tecnici dell'Asl Napoli 1 a piazza Bellini e nei locali della movida ai Decumani, da San Pietro a Majella a via San Giovanni Maggiore Pignatelli. Rilevati decibel...

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Blitz dei tecnici dell'Asl Napoli 1 a piazza Bellini e nei locali della movida ai Decumani, da San Pietro a Majella a via San Giovanni Maggiore Pignatelli. Rilevati decibel fuorilegge per schiamazzi e musica nei baretti. Sforati del doppio i limiti massimi previsti dalla legge per l'inquinamento acustico. «Riscontrati 105 decibel - scrivono gli ispettori - contro i 55 fissati dalla norma». Il dossier da giovedì scorso è nelle mani dell'ufficio Ambiente del Comune di Napoli per procedere agli avvisi. Adesso, i locali fuorilegge rischiano pesanti sanzioni. E il Comitato per la Quiete Pubblica Napoletana e la Vivibilità Cittadina insorge. Con una lettera inviata giovedì, il presidente del Comitato Gennaro Esposito ha diffidato il Comune di Napoli ad «adottare i provvedimenti dell'articolo 9 della legge 447/95 che prevede anche la chiusura delle attività commerciali inquinanti o l'inibizione di ogni ulteriore immissione acustica dalle 22 alle 6 del giorno dopo, di ogni giorno della settimana, nell'attesa dell'adozione di un piano di risanamento acustico di piazza Bellini e a disporre di ogni altro necessario provvedimento a tutela dell'inquinamento acustico e della salute dei cittadini».

 
L'atto è stato notificato anche alla Procura della Repubblica. «Se l'amministrazione comunale non interverrà spiega Esposito potranno intervenire in sostituzione la Regione Campania, la Prefettura o il Ministero dell'Ambiente. La Regione ci ha già comunicato che la pratica è stata inoltrata all'ufficio regionale Ambiente. Se le istituzioni non prenderanno provvedimenti con urgenza entro 30 giorni per tutelare la salute pubblica, siamo pronti a settembre a presentare ricorso al Tar avverso il silenzio della Pubblica Amministrazione, chiedendo di agire in sua vece. Provvedimenti rigorosi, come la chiusura delle attività rumorose dalle 22 sono già stati presi altrove, come dal sindaco Zedda a Cagliari. Oppure, potrà essere nominato un commissario che studi il provvedimento più idoneo. In alcune città il problema dell'inquinamento acustico si è risolto con installazioni di attrezzature isolanti».


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