Napoli, rimossi murales e altarino in memoria di Luigi Caiafa: «È il primo di una serie di interventi»

Napoli, rimossi murales e altarino in memoria di Luigi Caiafa: «È il primo di una serie di interventi»
E' stata un'attesa di quasi mesi ma stamattina, tra Piazzetta Sedil di Porto e via dei Tribuanli, le forze dell'ordine sono intervenute per la rimozione...

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E' stata un'attesa di quasi mesi ma stamattina, tra Piazzetta Sedil di Porto e via dei Tribuanli, le forze dell'ordine sono intervenute per la rimozione dell'altarino – e del murales – in memoria di Luigi Caiafa. Il giovane 17enne morto durante un tentativo di rapina lo scorso 4 ottobre in via Duomo, ricordato dai familiari e dagli amici con questa serie di opere abusive. Elementi che andavano rimossi per ripristinare lo stato dei luoghi e riportare legalità nel quartiere, come affermato dal prefetto di Napoli Marco Valentini.

Operazione che proprio oggi, grazie all'intervento congiunto delle forze dell'ordine con la polizia locale, con Napoli Servizi ed Asia è avvenuto in un clima di tensione seppure senza conseguenze per l'ordine pubblico. «Sembrava quasi che lo stato non volesse intervenire – afferma il comandante della Polizia Locale Ciro Esposito – ma non è così. Abbiamo atteso il parere favorevole degli enti preposti, della soprintendenza e dell'avvocatura del comune perchè questi sono interventi delicati che vanno fatti solo quando tutto è a posto. L'operazione era già pronta da tempo e stamane non abbiamo fatto altro che metterla in atto. Fortunatamente non abbiamo avuto problemi rispetto all'ordine ed alla sicurezza in strada e per questo vanno ringraziate anche le altre forze di polizia. Tutto quello che è contrario ai nostri principi, tutelati e descritti dalla costituzione, va rimosso e non intendiamo fermarci qui». 

Non un episodio isolato, dunque. E che nelle prossime settimane potrebbe ripetersi sugli altri murales in giro per la città. «Questo è il primo di una serie di interventi – conclude il comandate Esposito – con cui vogliamo riportare l'ordine anche nel resto della città. Nelle prossime settimane vedremo come agire anche sugli altri dipinti abusivi che già sono stati segnalati ma che, sempre con il supporto di Polizia di Stato e Carabinieri, intendiamo inserire in una sorta di mappatura della città. Un vero elenco di tutte quelle opere riconducibili anche a personaggi della malavita organizzata e che rappresentano un ostacolo alla legalità ed alla democrazia».

 

 

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Il Mattino