Napoli, un murales dedicato a Noemi la bimba ferita nell'agguato della camorra

Napoli, un murales dedicato a Noemi la bimba ferita nell'agguato della camorra
Un murales dedicato alla piccola Noemi, ferita gravemente due anni fa durante un agguato di camorra a Napoli, sarà realizzato a piazza Nazionale, luogo in cui avvenne...

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Un murales dedicato alla piccola Noemi, ferita gravemente due anni fa durante un agguato di camorra a Napoli, sarà realizzato a piazza Nazionale, luogo in cui avvenne l'agguato. Il murales sarà realizzato sul muretto dell'anfiteatro al centro della piazza dagli artisti Giulia Salamone, in arte Noeyes, e Valiante, con il coordinamento di Inward. All'inaugurazione, sabato 15 maggio, interverrà la famiglia della bimba e la stessa Noemi, 6 anni, che colorerà il murale sul quale verrà rappresentata. «È lei - racconta la madre Tania - che insieme a noi vuole lasciare un segno tangibile e concreto di speranza per la nostra città, nella quale la violenza criminale non risparmia neanche i bambini. Ma Noemi ci insegna, con la sua purezza e la sua vitalità, che proprio a partire dai bambini può arrivare la risposta più bella e più forte contro la camorra e ogni forma di illegalità».

La donna, ringraziando «la Fondazione Polis della Regione Campania, il Comune di Napoli e la IV Municipalità» per «l'impegno quotidiano profuso», spiega: «Vogliamo che piazza Nazionale venga restituita a Noemi e agli altri bambini, a tutti i bambini della città. Che sia un luogo di gioia e spensieratezza, che accompagni il percorso che stiamo facendo con Noemi per provare a restituirle un minimo di serenità. E gli occhi di Noemi, che brilleranno per sempre in quella piazza, sono la migliore rappresentazione possibile del significato che vogliamo dare al nostro progetto. Sono gli occhi di chi è stata più forte della violenza della camorra, occhi che ci osservano, occhi che ci interrogano, occhi che ci stimolano. Sono il simbolo di una città che non deve dimenticare e non deve mai abbassare la guardia, che deve stare concretamente vicina alle sue vittime e ai suoi bambini, perché questo - conclude - è il modo migliore per opporsi alla camorra».

 

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Il Mattino