Le comunità straniere entrano ufficialmente a far parte della vita politica di Napoli e lo fanno grazie alla «Consulta degli Immigrati», uno strumento...
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«Una partecipazione reale e concreta alle scelte per questa città - ha spiegato l'assessore Gaeta - molto si è parlato dell’accoglienza, ma noi non vogliamo affrontare solo questo aspetto, piuttosto mettere al centro la vita quotidiana e le prospettive dei figli di tante persone che vivono da anni nella nostra città e che che contribuiscono al suo sviluppo e al cambiamento positivo-. Faremo un primo incontro come tavolo immigrazione e ci sarà la partecipazione, come già accade ora, delle diverse comunità di stranieri e delle associazioni che già che risiedono qui a Napoli» - ha concluso.
La consulta, della durata di due anni, si riunisce in seduta ordinaria due volte l'anno, a meno che almeno un quinto dei suoi membri faccia richiesta di seduta straordinaria.
«Un ulteriore strumento che va in controtendenza rispetto a chi non ha il coraggio di riconoscere diritti che sono sanciti nelle costituzioni democratiche di tutto il mondo, oltre che dagli dell’ONU - ha affermato il primo cittadino Luigi de Magistris - Di fronte al vento del respingimento qui la solidarietà è molto forte e lo si vede e la si esprime in modo non solo umanitario, ma attraverso strumenti giuridici e amministrativi: siamo per un' intergrazione che veda le persone non divise dal colore della pelle o dalla provenienza, ma unite dagli stessi diritti e gli stessi doveri per poter partecipare alla vita di una comunità, che è la nostra città». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino