Radiologia rotta e tempi di attesa che si moltiplicano, rallentando l’assistenza e complicando le condizioni di lavoro dei camici bianchi. Accade al Pellegrini,...
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Se per i pazienti ricoverati i tempi di attesa si allungheranno, salvo il ripristino del macchinario già da lunedì, i maggiori disagi si sono registrati al pronto soccorso. Per effettuare una radiografia, infatti, i sanitari hanno dovuto avvalersi di consulenze fuori presidio che comportano costi e tempi ulteriori per l’ospedale, considerando l’impiego di un’ambulanza e il reperimento di disponibilità nei presidi a cui il Pellegrini si appoggia in caso di bisogno, ovvero gli Incurabili ed il Loreto Mare secondo una vecchia pratica che non è stato sostituita da alcun nuovo protocollo.
A questi disagi, si aggiunge la difficile condizione delle risorse organiche di cui dispone il pronto soccorso, dove prestano servizio 4 unità infermieristiche invece di 6 e dove una parte degli infermieri proviene da altri reparti per cui non è abilitata all’uso del Triage, il sistema di filtraggio degli accessi che smaltisce velocemente l’accettazione degli ammalati. In ogni caso, la direzione ospedaliera del Pellegrini coordinata da Mariella Corvino, rassicura sul ripristino immediato della radiologia, assicurando che «sono state immediatamente attivate le procedure per la risoluzione del guasto tecnico - spiega la direttrice - e il funzionamento regolare della diagnostica radiologica riprenderà a partire da lunedì». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino