«Le parole più giuste, più crude, credo le abbia dette il Presidente della Repubblica: è stata una sconfitta per lo Stato. Credo che ogni altra...
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«In questi giorni - ha spiegato - ascolto ricette, modelli che molto spesso sono rappresentazioni di tempi, di modalità. Sento parlare del modello Caserta: io ricordo a me stesso che il modello Caserta è del 2008, quando solo la Polizia di Stato aveva 12mila uomini in più. Sovrapporre Caserta a Napoli vuol dire, nella migliore delle ipotesi, non conoscere la geografia. Vorrei che si uscisse da queste modalità da spot pubblicitario».
«Tutti - ha detto ancora - abbiamo molte responsabilità. Credo che l'unica risposta sia quella di lavorare, recuperando un sano valore della fatica che deve essere fatto molto poco di annunci. Oggi c'è bisogno di tanto lavoro, di tanta concordia, di tanta unione rispetto ai tanti soggetti, forze di polizia, magistratura, società civile, istituzioni, agenzie educative e cittadini, perché quello che è stato compiuto ai danni di quella bambina rappresenti per tutti noi uno schiaffo. Mi auguro che la bambina possa superare questa difficoltà da un punto di vista fisico ma soprattutto psicologico». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino