Napoli, la sfida dei vigili al sindaco: nuovo Daspo al fioraio ambulante

Napoli, la sfida dei vigili al sindaco: nuovo Daspo al fioraio ambulante
Sul finire della settimana scorsa i vigili eseguirono il primo provvedimento collegato alla legge Minniti: consegnarono un «predaspo» a un fioraio e si scatenò...

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Sul finire della settimana scorsa i vigili eseguirono il primo provvedimento collegato alla legge Minniti: consegnarono un «predaspo» a un fioraio e si scatenò la polemica.


Quel provvedimento, fase iniziale di un percorso che può concludersi con il definitivo allontanamento da parte del questore (se l’abusivo viene ripescato nelle successive 48 ore nello stesso luogo) scatenò un putiferio.
I centri sociali si lanciarono in una vivace protesta, sostenuti dalla consigliera comunale Eleonora de Majo (DemA) che chiese al sindaco di vietare ai vigili altri interventi analoghi. Lo stesso sindaco scese in campo annunciando che avrebbe regolarizzato personalmente quel fioraio per consentirgli di operare liberamente sul territorio.
Nelle stesse ore del grande caos, però, gli agenti della polizia municipale pescarono nuovamente quel fioraio nello stesso posto. Così furono costretti a rinnovargli la sanzione e, nel rispetto della legge, a presentare la sua documentazione al questore che emette, materialmente, il Daspo nei confronti degli abusivi. Quelle carte sono state presentate ieri in Questura, adesso partirà una breve procedura burocratica che si concluderà con il decreto di allontanamento «definitivo» dai luoghi per il fioraio.

Documentazione identica è stata presentata anche per il caso di un parcheggiatore abusivo, sorpreso per due giorni consecutivi ad operare davanti alla stazione ferroviaria di Mergellina. Anche per il parcheggiatore la procedura sarà identica e si concluderà con il provvedimento di allontanamento dal luogo. 

Si tratta dei primi provvedimenti del genere a Napoli e hanno una particolare valenza perché proprio da questa città è partita una vivace contestazione alla Legge Minniti che, secondo Luigi De Magistris, vuol trasformare i sindaci in sceriffi. Proprio per dare un segnale preciso, De Magistris, all’indomani dell’esplosione delle polemiche per il primo intervento, pensò di bloccare sul nascere la vicenda promettendo un permesso ufficiale al fioraio abusivo che aveva già avuto il «predaspo». De Magistris spiegò che quel provvedimento adottato dai vigili gli sembrava un «nonsenso», ma proprio mentre il sindaco rilasciava quelle dichiarazioni, la polizia municipale stava eseguendo nuovi controlli e sanzionando per la seconda volta lo stesso uomo. Così, adesso, si manifesterà un’altra paradossale situazione: il fioraio avrà il permesso ufficiale per occupare un’area nella quale, per decreto del questore e nel rispetto di una legge dello Stato, non potrà avvicinarsi. Un grande caos in salsa napoletana.


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Il Mattino