Nel Consiglio comunale di oggi è stata approvata la delibera sulla riformulazione del piano di riequilibrio pluriennale con 23 voti favorevoli con appello nominale. Subito...
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Per Stanislao Lanzotti (Forza Italia) è inaccettabile, parlando del futuro della città, essere costretti ad affrontare argomenti così importanti, in poco tempo, senza avere a disposizione la documentazione completa, senza l'opportuno approfondimento in commissione; in generale, la logica di scontro amministrativo sottesa anche alla manifestazione romana non giova alla città; meglio sarebbe stato puntare su una legge speciale per Napoli, con un forte controllo commissariale sull'impiego delle risorse; è necessario gestire il patrimonio puntando alla messa a reddito per creare opportunità per i cittadini, in una visione strategica che oggi manca; ha infine annunciato che dopo la discussione generale, il proprio gruppo non parteciperà alla votazione. Per Eleonora De Majo (Dema) negli ultimi due anni, come in un perverso videogioco, l'amministrazione si trova ad affrontare difficoltà sempre maggiori e diverse; ciononostante, è stata positivamente affrontata la riformulazione del piano grazie all'emendamento alla legge di bilancio; vanno ringraziati tutti coloro, amministrazione e uffici, che hanno lavorato per realizzare il miracolo di predisporre il documento in tempi brevi; con il piano, ci vengono chiesti impegni gravosi, come le dismissioni del patrimonio; sul tema della grande evasione e della riscossione, dobbiamo essere consapevoli delle morosità incolpevoli dovute alle condizioni molto pesanti in cui vive una parte della città; la politica che stiamo perseguendo è in difesa delle città, tutte messe in difficoltà dalle scelte governative, e in particolare, sul debito post terremoto, l'amministrazione sta giocando una partita trasparente, radicalmente diversa da quella di forze politiche che l'hanno generato e che ancora ritengono di lucrare sulla salute delle persone nella gestione dei rifiuti.
Per Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) la seduta di oggi chiude un lavoro politico svolto in Parlamento, nel quale tutti hanno svolto la propria parte, e grazie al quale l'ammontare complessivo di un debito sempre più soffocante può essere spalmato nel tempo; sul piano tecnico va riconosciuto a tutti il lavoro svolto e, sul piano politico, ha definito importante la manifestazione del prossimo 21 febbraio a Roma, necessaria pur essendo consapevoli che non ci saranno nell'immediato provvedimenti formali tesi a risolvere la questione; sarà necessaria una nuova battaglia politica, all'indomani delle consultazioni elettorali, per affrontare e risolvere il problema, riscrivendo le regole. Per Arienzo (Partito Democratico), va premesso che il Piano nasce dalla volontà del Parlamento di andare incontro agli enti locali; in questo senso, a proposito della manifestazione del 21, si è detto perplesso sulla volontà dell'amministrazione di smarcarsi dalla linea dell'Anci e di porsi da sola in una protesta sul debito; è complesso per le opposizioni, ha concluso, dare il proprio contributo politico quando i documenti sono arrivati in ritardo e in sede di conferenza dei capigruppo è stata rifiutata la richiesta di un minimo slittamento dei tempi tecnici; tutto ciò, ha concluso, annunciando che il Pd non parteciperà al voto, pone ancora il tema del ruolo che si vuole attribuire al Consiglio della terza città d'Italia, dove ancora emerge che non c'è spazio per la politica e per il confronto.
Rinaldi (Dema) ha ringraziato i consiglieri di opposizione presenti in Aula, che hanno consentito un dibattito vivo su un tema importante; di fronte alle grandi difficoltà di carattere economico-finanziario della città di Napoli, si è riusciti ad evitare il dissesto; vanno fortemente criticate le conseguenze negative per la città dei debiti connessi al post-terremoto e all'emergenza rifiuti; per questi motivi, la manifestazione di Roma sarà centrale per rilanciare il tema di Napoli, e del Mezzogiorno intero, grande assente di questa campagna elettorale, a trazione Nord.
Il Mattino