Con l'accusa di aver fatto parte del commando di fuoco che il primo maggio del 1999 uccise a Napoli il venditore ambulante di pane Vincenzo De Liso, incensurato di 54 anni,...
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Al ruolo svolto da Pesce nell'omicidio De Liso, si è arrivati anche attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Luigi Pesce e Giovanni Romano. In particolare le indagini hanno consentito di accertare che Pesce, esponente di rango del clan Marfella, dopo aver partecipato all'ideazione dell'omicidio fece parte del commando capitanato dal capoclan Giuseppe Marfella (già condannato per tale delitto) esplodendo numerosi colpi di arma da fuoco, nove dei quali colpirono la vittima.
Per gli inquirenti il movente dell'omicidio va ricercato nella decisione del clan Marfella di eliminare De Liso in risposta all'omicidio di un'altra vittima innocente, Giustino Perna, avvenuto il giorno prima e addebitato dagli affiliati al clan Marfella al clan contrapposto dei Lago. Il figlio di de Liso, Antonello, ritenuto affiliato a quel clan, fu ucciso all'inizio del '99. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino