È stato eseguito all'ospedale Monaldi di Napoli un complesso intervento ibrido di chirurgia cardiovascolare ed emodinamica interventistica per sostenere la circolazione...
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La procedura, a cui hanno lavorato in team cardiochirurghi, cardiologi emodinamisti interventisti, cardioanestesisti e cardiologi clinici esperti in ecocardiografia, scompenso cardiaco e shock, si è resa necessaria perché il paziente, in attesa di un cuore in emergenza, era da giorni dipendente dal supporto di circolo senza un organo trapiantabile, con crescenti rischi di complicanze. Pertanto, è stata creata una protesi vascolare su arteria ascellare al fine di inserire una pompa rotante in grado di aspirare il sangue dal ventricolo sinistro e pomparlo in aorta, sostenendo il circolo generale per preservare i tessuti. È stato quindi possibile, attraverso questo intervento conservativo, eliminare altri supporti associati e attendere un cuore compatibile senza dover ricorrere al respiratore automatico e con una maggiore stabilità emodinamica.
«Si tratta di procedure innovative che sono possibili grazie al lavoro di un team multidisciplinare di medici altamente qualificati», spiega Antonio Giordano, commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera dei Colli. «Tali procedure innovative - aggiunge - si rendono necessarie vista la drammatica carenza di organi e una importante quota di opposizione alla donazione. Ancora una volta si conferma la vocazione cardiopolmonare dell'ospedale Monaldi», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino