Napoli, dopo 40 anni il parchetto di Barra torna ai privati: risarcimento per i proprietari

Raggiunto l'accordo con il Comune per lo spazio in via Prospero Guidone

Il parchetto di Barra
Via il campetto e l'area attrezzata a Barra, nella zona Est di Napoli, che torneranno nelle mani dei proprietari dopo oltre quarant'anni. Lo spazio per lo svago e...

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Via il campetto e l'area attrezzata a Barra, nella zona Est di Napoli, che torneranno nelle mani dei proprietari dopo oltre quarant'anni. Lo spazio per lo svago e l'intrattenimento in via Prospero Guidone, riqualificato dal Comune negli anni scorsi ma mai aperto al pubblico, era da tempo al centro di una vicenda giudiziaria e di altre lungaggini tra i privati e Palazzo San Giacomo.

La storia è questa. Dopo il sisma del 1980 e il crollo di numerosi edifici in città era emersa l'esigenza di creare idonee sistemazioni per le famiglie senza abitazioni. Per questo l'area privata di via Prospero Guidone era stata requisita dall'allora sindaco e i suoi tremila metri quadrati dovevano restare in capo al Comune per soli due anni. Il tempo utile trascorre ma nessuno restituisce lo spazio al proprietario che cita in giudizio il Comune «al fine di ottenere la restituzione dell'area occupata o, in caso di impossibilità, il pagamento del valore venale di essa con ogni risarcimento per il ripristino dell'originario stato dei luoghi». Nel 1987 il Tribunale accoglie parzialmente le richieste del legittimo possessore e decide che l'ente di piazza Municipio debba lasciare il suolo. E nel 1993 una sentenza obbliga il Comune al pagamento dell'indennità di occupazione per una somma di 129 milioni di lire.



Trascorsi altri anni senza nulla di fatto nel 2008 il TAR condanna il Comune a ottemperare alla sentenza di appello di dieci anni prima. Nello stesso anno la prefettura, per risolvere la questione, nomina un commissario che nel 2019 liquida ai privati 160mila euro a titolo di indennità di occupazione. Ma ad oggi il Comune «non ha ancora provveduto alla restituzione dell'area in capo ai legittimi proprietari». A scriverlo è proprio Palazzo San Giacomo in una delibera della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi che dà il via alla riconsegna dopo una serie di sopralluoghi e incontri. Il suolo si presenta diviso in due spazi: un parcheggio pubblico pavimentato con due accessi e una parte recintata adibita a verde attrezzato con campo sportivo, panchine, pergolato e diversi alberi.

Tutto sarà riportato così com'era un tempo. Con l'atto appena approvato dall'esecutivo cittadino, infatti, il Comune riconosce ai privati una somma utile al ripristino dello stato dei luoghi per circa 137mila euro ai quali bisogna aggiungere altri 10mila euro se si considera necessario anche l'abbattimento del muro perimetrale. Soldi da prelevare dal fondo di riserva dell’amministrazione comunale che dovrà smantellare i pali dell'illuminazione pubblica installati nel parchetto con tanto di lampade a led.

Si risolve, dunque, una vicenda durata ben quattro decenni. Intanto lo spazio, nonostante il restyling è rimasto negato ai tanti che risiedono nel popoloso quartiere di Barra dove, tra mancata cura e riqualificazioni ancora non portate a termine, sono diversi i parchi e le aree attrezzate chiusi e non valorizzati.

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Il Mattino