Napoli, integrazione e sicurezza con le pattuglie italo-cinesi

Un ponte che congiunga i numerosi cinesi insediati in città con le istituzioni: è questo lo scopo del nuovo progetto che vedrà in campo pattuglie miste...

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Un ponte che congiunga i numerosi cinesi insediati in città con le istituzioni: è questo lo scopo del nuovo progetto che vedrà in campo pattuglie miste italo-cinesi sull'area territoriale della provincia di Napoli. «L'iniziativa è finalizzata a rafforzare i rapporti tra l'Italia e la Cina - ha affermato Ubaldo Del Monaco, comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli - soprattutto a tutela della comunità cinese che insiste sul territorio».

 

Dopo il servizio svolto da agenti della Polizia di Stato e militari dell'Arma dei Carabinieri a Pechino e Shanghai lo scorso mese, poliziotti cinesi opereranno anche nelle più grandi città d’Italia: l’esperienza è partita a Roma e a Milano, ma il progetto proseguirà anche a Napoli e Firenze fino al 24 giugno.

«Sono dai 10 ai 15 mila i cittadini cinesi nella provincia di Napoli, ed è importante poter offrire loro sicurezza», spiega il maresciallo capo Vitale Esposito della stazione Carabinieri Napoli-Chiaia. E infatti la moda orientale spopola anche nel capoluogo campano: basti pensare ai capi e all’oggettistica rigorosamente cinese diffusa nel paese che trascina con sé un nuovo business. E così Oriente e Occidente, due mondi fra loro così distanti, a tratti si fondono.

«Questo evento di collaborazione per noi è molto importante e aiuta a favorire l’integrazione», afferma Cai Zhi, segretario dell’associazione commercianti cinesi Sud Italia. Poi continua: «La comunità cinese a Napoli ormai cresciuta. Per noi è difficile arrivare a Napoli e inserirci in una nuova cultura, perciò trovare un supporto anche da parte delle istituzioni è fondamentale». Ed è proprio per questo motivo che in Italia gli operatori di polizia cinesi, in uniforme e disarmati, saranno affiancati da personale della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri e avranno il compito di assistere i colleghi italiani nelle ordinarie attività istituzionali, di controllo del territorio e di tutela della sicurezza pubblica, agevolando i turisti cinesi nei rapporti con le autorità locali e con le rappresentanze diplomatiche e consolari.


Questo impegno sul campo, sperimentato già da anni dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza con altri Paesi, dimostra come lo scambio di best practices e una crescita della cooperazione internazionale rappresentino una soluzione concreta per affrontare le criticità del sistema sicurezza. Le attività previste hanno quindi anche l'obiettivo di restringere le maglie della città globale accrescendo la capacità di contrasto al crimine delle law enforcement con scambi di informazioni immediati e qualificati.
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Il Mattino