Napoli, Pd a caccia di un candidato: pressing su Siani

Napoli, Pd a caccia di un candidato: pressing su Siani
L'imperativo categorico è sempre lo stesso. Trovare un candidato unitario che consenta al Pd napoletano di evitare la lotteria delle primarie. All'ombra del Vesuvio è...

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L'imperativo categorico è sempre lo stesso. Trovare un candidato unitario che consenta al Pd napoletano di evitare la lotteria delle primarie. All'ombra del Vesuvio è ancora aperta, infatti, la ferita del 2011, quando la consultazione popolare si trasformò in una resa dei conti tra le correnti, una battaglia senza esclusione di colpi, nella quale furono portati al voto pure i cinesi. Finì nel peggiore dei modi: primarie annullate tra i veleni e Pd fuori dal ballottaggio.


Sono passati quattro anni e mezzo ma i democrat napoletani si ritrovano al punto di partenza. Oggi come allora. Solo un nome che metta tutti d'accordo, è il ragionamento che si fa nelle fila del partito, potrà dunque evitare l'ennesima resa dei conti e una eventuale candidatura che divide, come quella dell'ex sindaco Antonio Bassolino.



Ebbene quel candidato i democrat pensano ora di averlo trovato. È Paolo Siani, 60 anni, pediatra all'ospedale Santobono di Napoli e fratello di Giancarlo Siani, il giornalista del Mattino ucciso trent'anni fa dalla camorra. Era il 23 settembre del 1985. Da quel giorno Paolo Siani, ancora giovanissimo, decise di dedicarsi alla lotta per la legalità e contro la criminalità organizzata. Proprio per il suo impegno nel sociale è stato nominato presidente di Polis, la fondazione della Regione Campania che ha il compito di sostenere le vittime innocenti dei clan e di valorizzare i beni confiscati alle mafie.







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Il Mattino