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Ricordate l'incidente di cui rimase vittima il pilota di Formula 1, Alessandro Nannini al quale venne tranciato il braccio da una pala di un elicottero? E ricordate che l'arto gli venne riattaccato dopo un lunghissimo e delicato intervento chirurgico?
Un'operazione analoga è stata eseguita l'altra notte al Vecchio Pellegrini, nel reparto di Chirurgia della Mano diretto dal professore Umberto Passaretti.
L'intervento è stato effettuato su un operaio al quale una macchina scavatrice aveva tranciato di netto il braccio, che era rimasto attaccato da brandelli di pelle. L'incidente è avvenuto a Frattamaggiore. L'operazione, eseguita dal dottor Leopoldo Caruso, è durata oltre dieci ore. Spiega il dottor Caruso (che è stato aiutato da un assistente volontario Luigi Moccia): "In parole povere gli abbiamo riattaccato l'avambraccio sinistro. L'osso era completamente triturato con grossa perdita di sostanza sia ossea che muscolare e tendinea.
Ricomporre il tutto è stato cone fare un vero e proprio puzzle. La parte più complessa è stata la rivascolarizzazione dell’arto. I test successivi all’intervento postoperatorio dimostrano già la vitalità dell’arto con iniziale fuinzionalità delle dita. Ci auspichiamo il funzionamento, sia pure parziale, della mano". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino