Piscina di Ponticelli, petizione per chiedere la riapertura del bene comunale

Piscina di Ponticelli, petizione per chiedere la riapertura del bene comunale
Si rivolge ai "big" del nuoto e a tutta la filiera istituzionale dello sport la petizione che chiede la riapertura della piscina di Ponticelli, quartiere nella periferia...

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Si rivolge ai "big" del nuoto e a tutta la filiera istituzionale dello sport la petizione che chiede la riapertura della piscina di Ponticelli, quartiere nella periferia orientale di Napoli. L'impianto sportivo, di proprietà del Comune di Napoli, da tempo affidato al Circolo Canottieri Napoli, è chiuso dal primo lockdown di marzo 2020 ed è, quindi, negato ai numerosi cittadini della zona est della città, e non solo.

La petizione - lanciata online dal neo-consigliere del Partito Democratico della VI municipalità Francesco Caporali insieme ai colleghi comunali Gennaro Acampora e Mariagrazia Vitelli - è rivolta ai nuotatori Federica Pellegrini, Massimiliano Rosolino e Alessandro Velotto: questi ultimi due hanno conosciuto la vasca di Ponticelli frequentandola per diversi anni. L'istanza, inoltre, è indirizzata al Circolo Canottieri Napoli, alla Federazione Italiana Nuoto, al CONI e ai ministri con deleghe allo sport (Valentina Vezzali), alle politiche giovanili (Fabiana Dadone) e al Sud (Mara Carfagna).

Il bene comunale di via Ulisse Prota Giurleo - realizzato nel periodo della "ricostruzione" post sisma del 1980 - è stato per anni il fiore all'occhiello della zona orientale grazie ai corsi di nuoto per bambini e adulti, a quelli di pallanuoto e acquagym. Un luogo di aggregazione sociale, per «riempire in modo sano e salutare il tempo libero, offrire rifugio a quei giovani esposti al rischio della strada», scrivono i consiglieri nella petizione lanciata sulla piattaforma Change. «La chiusura della piscina è come sancire la sconfitta di tutti i buoni propositi che hanno portato alla sua realizzazione, sancire che per i territori sofferenti della città di Napoli non potranno mai esservi opportunità di rivalsa e crescita sociale», evidenziano gli amministratori locali che entreranno ufficialmente in carica nei prossimi giorni. Alle 350 firme arrivate finora online si aggiungeranno quelle che Francesco Caporali intende raccogliere con un gazebo a Ponticelli. Nel frattempo si studiano le azioni utili per comprendere i motivi per i quali l’impianto resta chiuso. «Quando si insedieranno il consiglio municipale e quello comunale procederemo alla formulazione di un'interrogazione al Presidente di municipalità e all’Assessore con delega allo sport», specifica Caporali.

L'impianto sportivo di Ponticelli, che era attivo sin dagli anni Novanta, ha a disposizione due vasche - una da venticinque metri e l'altra più piccola e meno profonda per la formazione dei bambini - gli spalti, una sala per la ginnastica e per gli attrezzi, ampi spogliatoi e alcuni spazi esterni. É evidente la necessità di interventi di recupero e riqualificazione della copertura - visti i problemi di infiltrazione d'acqua piovana - così come degli impianti e degli infissi. Un lavoro massiccio per ripristinare sicurezza e decoro e per restituire il bene ai numerosi utenti.

In tanti sperano nella possibilità che la piscina di Ponticelli possa riaprire e tornare fruibile già nei prossimi mesi così da evitare il brutto destino toccato ad altri beni comunali che sono stati vandalizzati e distrutti. Per questo sono tornati a farsi sentire anche i nuotatori rimasti orfani della loro vasca preferita: hanno scritto ai vari uffici del Comune di Napoli segnalando la necessità di intervenire. E di farlo presto.



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Il Mattino