Notte di follia Napoli, pirata della strada semina il terrore| Foto

Notte di follia Napoli, pirata della strada semina il terrore| Foto
Ha distrutto tutto quello che ha trovato sulla sua strada l'auto pirata che due notti fa a Pianura ha percorso a tutta velocità il tratto compreso tra via Montagna Spaccata...

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Ha distrutto tutto quello che ha trovato sulla sua strada l'auto pirata che due notti fa a Pianura ha percorso a tutta velocità il tratto compreso tra via Montagna Spaccata all'altezza della Seconda Rotonda. Completamente divelti i paletti del marciapiede, distrutti alcuni contatori dell'acqua portati via nell'impatto. Svanito nel nulla il conducente. Le indagini sono svolte dalla polizia di Pianura.








Le telecamere installate proprio su quell'area non funzionano e le forze dell'ordine stanno ricostruendo la dinamica. Indagini in corso, al momento non ci sono morti e feriti mentre l'auto che alle prime luci dell'alba era ancora sul marciapiede è stata rimossa. Scomparsi i paletti portati via con un carrozzino da alcuni rom della zona.



Un incidente, l'ennesimo su questo tratto di strada dove a settembre del 2013 perse la vita Franco Codino investito da un'auto mentre attraversa la strada. La sua famiglia da allora ha dato vita a numerose battaglie per garantire l'incolumità dei pedoni e rendere sicura la strada. Strada che venendo dalla direzione Quarto è un'unica discesa priva di semafori e cunette, percorsa quindi dai conducenti irresponsabili a tutta velocità.



Secondo alcuni dati ufficiali diffusi allora dal Pronto Soccorso del San Paolo qui si registrano un incidente a settimana e uno mortale al mese.



A niente sono valse le petizioni popolari e le raccolte firme consegnate anche al Comune di Napoli per far installare un semaforo e le barriere sonore. "Abbiamo denunciato alle istituzioni più volte la pericolosità di questo tratto - ha commentato Salvatore Mario Cafaro residente e socio del Tennis Club Euro Circolo poco distante dal luogo e che ha promosso diverse petizioni - preoccupati per le tante persone e i bambini che atttraversano la strada ogni giorno per raggiungere il Circolo, ma siamo rimasti inascoltati". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino