Napoli: baby gang al Plebiscito, bottiglie e sigarette accese ​contro la “mamma” dei randagi

Napoli: baby gang al Plebiscito, bottiglie e sigarette accese contro la “mamma” dei randagi
Inseguita, offesa, minacciata e aggredita sotto la Prefettura, nel cuore di piazza Plebiscito. C’è poco da scherzare con la follia, quando veste i panni di una delle...

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Inseguita, offesa, minacciata e aggredita sotto la Prefettura, nel cuore di piazza Plebiscito. C’è poco da scherzare con la follia, quando veste i panni di una delle tante baby gang che dall’alba al tramonto spadroneggiano a Napoli. Ma stavolta la vigliaccheria sembra aver superato ogni limite: perché il loro obiettivo è una signora sola che agli occhi di un pugno di balordi senza dignità ha una sola “colpa”: quella di amare i cani. 

Maria Rosaria ha quasi 60 anni, vive in un appartamentino di piazza Carolina e da sempre si spende per salvare i randagi dalla strada. Nella sua vita ne ha adottati a decine, ma di quella truppa a quattro zampe oggi gliene sono rimasti otto. Lei scende almeno due volte al giorno, al mattino presto e dopo il tramonto, tenendo gli animali sempre al guinzaglio, provvedendo a pulire i loro bisogni. È amata e benvoluta da tutti: tranne che da un gruppo di ragazzi, gente del Pallonetto, che giorno dopo giorno sembra avere alzato il tiro, cominciando prima a insultarla, poi a minacciarla, fino ad aggredirla. Non c’è un perché: ad animare il “branco” (quello degli umani, ovviamente) c’è solo cattiveria, inciviltà e disprezzo. All’imbecillità non c’è limite.

Una persecuzione. Uno stillicidio che ha portato Anna a rivolgersi in Questura. Il suo caso è stato rilanciato dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, e dal conduttore della “Radiazza”, Gianni Simioli. «Ho sporto denuncia, questa situazione è diventata insostenibile, e adesso temo per la mia incolumità - ha detto la 58enne agli agenti della Polizia di Stato, presentando un dettagliato esposto il cinque ottobre scorso - Adesso qualcuno mi aiuti».Borrelli e Simioli lanciano un appello alle forze dell’ordine. «Inaccettabile prevaricazione e violenza a due passi dalla Prefettura - dichiarano - Questa donna tutte le mattine porta i suoi otto cani in piazza del Plebiscito e nell’ultimo anno è stata costretta a subire continui atti di bullismo». 

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Una lunga e triste serie di abusi e gratuite violenze perché - si sa - il “branco” si diverte a perseguitare i più deboli e indifesi. «Offese verbali, lanci di bottiglie e persino di sigarette accese, che in un recente episodio le hanno procurato una bruciatura sul braccio - proseguono il consigliere regionale e lo speaker radiofonico - ma anche scooter guidati a tutta velocità su via Gennaro Serra che le si fermano a poca distanza fingendo di investirla spaventando i cani. Un inferno la vita di questa donna che abitando al primo piano di un edificio subisce pure il lancio in casa di oggetti in casa. Probabilmente siamo di fronte al caso di una persona sola ed estremamente fragile fatta oggetto di scherno, scelta come soggetto a spese della quale divertirsi, tipico atteggiamento delinquenziale che si addice alle emergenti gang giovanili». 

Ma gli allarmi che riguardano l’area di San Ferdinando non finiscono qui. Triste dover constatare che, ancora una volta, si debba parlare della sicurezza di una donna sola e indifesa che vive al Plebiscito, già teatro di gravissimi episodi che recentemente si sono succeduti. Ora rispunta l’incubo baby gang, «che - aggiunge Borrelli - ultimamente hanno preso di mira anche gli esercizi commerciali con continui danneggiamenti alle strutture. Troviamo inaccettabile che nell’indifferenza generale una persona fragile subisca quotidianamente prevaricazioni a due passi dalla Prefettura, la città è in balia dei prepotenti e questo non può essere tollerato». «In piazza Carolina si è persa la pace - concludono Borrelli e Simioli - la zona è da troppo tempo il luogo di ritrovo, sia per ragazzini che maggiorenni, di quelli che restano del clan del Pallonetto, e spesso se ne aggiungono di nuovi anche dalla Sanità e dai Quartieri. Si respira un clima di terrore e i residenti tacciono e subiscono in quanto temono per la loro incolumità. Noi, insieme ad Maria Rosaria e alle tante persone oneste residenti in zona, continueremo a denunciare e a non piegare la testa di fronte a teppisti e violenti. È giunto il momento di restituire la serenità in questa piazza».

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Il Mattino