Napoli, a Piazza Mercato lavori finiti ma alberi e panchine spariti

Napoli, a Piazza Mercato lavori finiti ma alberi e panchine spariti
Delle tende per l’area mercatale, degli alberi, fontane e panchine disegnati nei rendering del progetto ad oggi non ce n’è nessuna traccia. Una piazza...

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Delle tende per l’area mercatale, degli alberi, fontane e panchine disegnati nei rendering del progetto ad oggi non ce n’è nessuna traccia. Una piazza sgomberata da grate e transenne, ma di fatto vuota e senza una concreta programmazione. Anni di progetti, finanziamenti e annunci, ma la piazza Mercato consegnata ieri dal Comune si presenta ancora “a metà”. Una piazza fantasma dove - oltre alle tante attività commerciali cessate, molte delle quali storiche - non c’è altro se non qualche panchina e dissuasore in marmo. Eppure in quel luogo ci sono le tracce della storia di Napoli, come quella legata alla chiesa di Santa Croce che sulla piazza si affaccia e dove c’è il ceppo dove nel 1269 per ordine di Carlo I d’Angiò fu decapitato Corradino di Svevia.



I lavori consegnati ieri sono il risultato del cosiddetto terzo lotto. La zona del Mercato, insieme a Forcella e Banchi Nuovi, rientra in un appalto di oltre 5 milioni di euro, che ha subito in questi anni notevoli ritardi. Altra nota dolente è la pavimentazione realizzata col basolato vesuviano (su tutta la parte centrale, mentre la pietra etnea è stata usata a ridosso di Palazzo Ottieri): materiale che non è stato lavorato né trattato. Sul manto si notano sia le strisce blu dell’ex parcheggio del Comune sia del campo di calcio disegnate dai ragazzini. La piazza inoltre sarà pedonalizzata: ma i posti auto rischiano già di ingolfare le strade vicine. «Sono stati completati i lavori di riqualificazione eseguiti nell’ambito del Grande Progetto Unesco», annunciava ieri su Facebook il sindaco Luigi de Magistris, aggiungendo: «sono stati eseguiti in accordo con la Soprintendenza». «Gli interventi hanno comportato il rifacimento della pavimentazione in basolato; l’eliminazione degli scalini al centro; la completa pedonalizzazione dell’area garantita da dissuasori su tutti i lati, con ingresso consentito solo ai mezzi di soccorso; il rinnovamento dell’impianto fognario». «Quando usciremo da questo periodo difficile piazza Mercato partirà con una marcia in più - ha proseguito - La pedonalizzazione rende lo spazio più fruibile da commercianti e ristoratori, trasformando la piazza in un piacevole luogo di incontro per eventi culturali e fieristici».


«Siamo contenti siano stati rimossi quell’obbrobrio al centro e le grate laterali - dicono Antonio e Ciro Tutino della pizzeria Brò - da circa un anno e mezzo abbiamo scommesso su quest’area, tanto da dare alle nostre pizze i nomi dei monumenti. Ci auguriamo torni ad essere bella e dignitosa per napoletani e turisti». Ma se da un lato c’è chi guarda con ottimismo alla nuova piazza, dall’altro c’è chi storce il naso come Luigi Rispoli, della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia: «Dopo 4 anni di lavori e disagi per i cittadini mancano i pali della luce e non si conosce la destinazione d’uso. Più volte lo abbiamo indicato come sede di fiere, mercati ed eventi che servirebbero a promuovere questa parte del centro storico ignorata dal Comune. Invece si prosegue con le passerelle».

Il rischio è che la piazza «si trasformi in campo di calcio e circuito per motorini». Per Gianfranco Wurzburger, presidente di AssoGioCa «si parla di rifacimento di manto stradale, sistema fognario, illuminazione e pedonalizzazione. La verità è che c’è una piazza vuota e ci sono basoli disconnessi e fogne che non reggono alla pioggia. Inoltre la piazza è stata inibita ai mezzi di soccorso. Da mesi facciamo appello al prefetto per porre fine ai caroselli notturni di centinaia di ragazzini in scooter. Non vediamo futuro per questa piazza come è stata concepita ossia un deserto, senza un filo d’ombra né una programmazione».

 

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Il Mattino