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La determinazione è stata appena varata e le procedure già galoppano: Napoli avrà una nuova pista ciclabile che partirà da piazza Bovio, filerà dritta sul corso Umberto e raggiungerà l'ingresso del Centro Direzionale. In totale due chilometri e mezzo per i quali da Palazzo San Giacomo sono già pronti 170mila euro. Adesso, a scanso di equivoci, puntualizziamo di primo acchito che le ciclabili sono utilissime e che la mobilità su due ruote ci piace da morire. Fatta la premessa ci permettiamo di avanzare, sommessamente, una domanda all'Amministrazione: siamo realmente sicuri che, in questo momento, la città di Napoli abbia come priorità quella di realizzare una nuova pista ciclabile? Riteniamo davvero opportuno destinare quel denaro a un'iniziativa lodevole, per carità, ma probabilmente non al primissimo posto nelle esigenze di viabilità della terza metropoli d'Italia?
Ci permettiamo, sempre con umiltà, di far notare agli amministratori e ai cittadini che, ad esempio, il tema della viabilità da sei mesi vive il dramma della Galleria Vittoria chiusa e senza lavori in corso. Non è che, magari, sarebbe stato più opportuno mettere da parte questi soldini e tirarli fuori per sostenere i futuri, costosissimi, lavori nel tunnel più importante della città?
Innanzitutto scusateci se ci siamo permessi di chiamarla pista ciclabile: la documentazione ufficiale vergata nelle stanze del palazzo di piazza Municipio spiega, senza ombra di dubbio, che si tratta di bike lanes (cioè piste ciclabili, ma detto all'americana, così fa più effetto).
Ma precisamente cosa si chiede di realizzare alle aziende identificate sulla piattaforma digitale del Comune, non c'è tema di errore si tratta di lavori per la realizzazione di bike lanes da piazza Bovio al Centro Direzionale; percorso totale 2 chilometri e mezzo, costo previsto per l'operazione 170.390,79 euro.
Prima di andare avanti è necessario un altro chiarimento: il costo medio per la realizzazione di una corretta pista ciclabile in Italia è più o meno quello che il Comune intende pagare. Ovviamente le possibilità a disposizione dei Comuni sono tante: se si chiede di realizzare un percorso protetto con cordoli, inviolabile dai mezzi a motore e dotato di ogni comfort per i ciclisti, ci sono costi da sopportare. Se invece si pensa solo di dover disegnare qualche bicicletta sul selciato e poi spiegare che si tratta di una pista ciclabile, il costo è tutt'altro. Però qualcosina sulle intenzioni del Comune, la si intuisce dalla documentazione ufficiale già resa pubblica.
Innanzitutto c'è un particolare, esplicato nell'articolo 4 del progetto esecutivo. Si tratta del capitolo chiamato descrizione dei lavori e la descrizione è la seguente: sulla carreggiata stradale: cancellazione della precedente segnaletica orizzontale, posa in opera della nuova segnaletica orizzontale, spostamento del new jersey su corso Umberto. Sui marciapiedi: posa in opera di nuova segnaletica verticale in completamento della segnaletica orizzontale, opere stradali di completamento. Pur non essendo molto esperti ci pare di aver capito che sull'asfalto bisogna cancellare delle strisce e dipingerne altre e poi spostare il new jersey. Sul marciapiede, invece, vanno piantati i pali con i cartelli che segnalano la ciclabile: valore corretto delle opere 170mila euro, noi non abbiamo dubbi.
Se voi lettori, invece, aveste ancora qualche dubbio, vi invitiamo caldamente a prendere visione del disciplinare allegato alla documentazione nel quale, a pagina 3, viene chiarito con puntualità che il 72,61 per cento dell'investimento (123.713,48 euro) è destinato alla segnaletica stradale mentre il restante 27,39 per cento è destinato alla lavorazione su strade e marciapiedi. Insomma, ora nessuno può più fare ipotesi né avere dubbi: 123mila euro saranno utilizzati per dipingere strade e piantare cartelli lungo 2,5 chilometri di piste ciclabili, pardon di bike lanes.
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