Carceri, Ciambriello: «La politica ci aiuti nella gestione, siamo in emergenza»

Carceri, Ciambriello: «La politica ci aiuti nella gestione, siamo in emergenza»
Celle senza un bagno, un educatore ogni 231 detenuti, 69 tentativi di suicidi e 5 suicidi, 12 milioni di euro fermi da cinque anni e destinati alla ristrutturazione di 4-5...

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Celle senza un bagno, un educatore ogni 231 detenuti, 69 tentativi di suicidi e 5 suicidi, 12 milioni di euro fermi da cinque anni e destinati alla ristrutturazione di 4-5 padiglioni. Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania ha rivolto un appello a deputati, senatori, canditati, consiglieri regionali ad entrare nel carcere di Poggioreale per riportare al centro del dibattito politico l'emergenza carceri. In diversi, oggi, hanno accettato, dal Pd al M5S a Italexit. «Hanno risposto ad un appello che stiamo facendo come garanti in tutta Italia per mettere nell'agenda politica il tema delle carceri e della giustizia - ha detto all'uscita Ciambriello, accompagnato anche dai garante di Napoli, Pietro Ioia, e di Caserta Emanuela Belcuore - Sono rimasti sconvolti delle celle fatiscenti senza bagno, senza niente, dei ritardi, ammessi dallo stesso direttore, sui 12 milioni che ci sono e che dovrebbero servire per ristrutturare almeno quattro padiglioni, del fatto che qui dentro c'è un educatore ogni 231 detenuti, hanno ascoltato storie rispetto a magistrati che non rispondono a lettere da sei mesi».

C'è una responsabilità collettiva sul carcere. Abbiamo incontrato persone con problemi psichiatrici, qui ci sono due psichiatri, c'è una legge regionale che dice ogni 500, ce ne dovrebbero essere cinque. Soltanto l'anno scorso in regione Campania 69 tentativi di suicidio e 5 suicidati». Della delegazione hanno fatto parte Paola Nugnes, coordinatrice della componente ManifestA al Senato; Raffaele Bruno M5S, Paolo Siani del Pd Doriana Sarli e Cinzia Leone di Insieme per il futuro, i consiglieri regionali Diego Venanzoni e Loredana Raia. Presenti anche all'esterno del carcere Dario Vassallo per M5S e Francesco Amodeo, Italexit. Al presidio presenti anche rappresentanti di associazioni che hanno urlato 'basta suicidì e hanno chiesto, tra l'altro, la riapertura di reparti per la cura del cancro.

 

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Il Mattino