Napoli Est, tre poli culturali nei beni abbandonati: spazio alle associazioni

Napoli Est, tre poli culturali nei beni abbandonati: spazio alle associazioni
La “biblioteca per ragazzi” di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli, ormai chiusa e abbandonata da tempo, è tra i beni comunali da...

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La “biblioteca per ragazzi” di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli, ormai chiusa e abbandonata da tempo, è tra i beni comunali da destinare a poli per attività socio-culturali. É quanto deciso dal consiglio della VI municipalità del Comune di Napoli.

Oltre il piano terra e il primo piano della struttura di via Comunale Ottaviano, terrazza inclusa, l'ente di Napoli Est mette a disposizione di associazioni, enti di promozione sociale e sportive, associazione temporanea di imprese e persone singole anche altri due beni pubblici di propria competenza. Uno è il locale ubicato al piano terra della sede municipale di piazza Michele De Iorio a Ponticelli. A questo si aggiungono gli spazi al piano terra della sede municipale di corso Sirena a Barra: sono quelli liberati, di recente, dalla onlus che opera a favore di persone con disabilità essendo scaduto l'affido di gestione temporanea.

La municipalità ha intenzione di creare spazi nei quali realizzare attività a favore della collettività quali mostre, convegni, dibattiti sulla storia dei tre quartieri della zona orientale della città. Prima di ogni utilizzo è necessario rimettere a nuovo gli immobili: l'ente «non ha potuto procedere agli interventi dovuti» non avendo risorse economiche a disposizione. Dunque, i locali restano chiusi e abbandonati, senza alcun intervento di manutenzione ordinaria da anni e senza alcun presidio vista la progressiva diminuzione dei dipendenti.

Gli immobili - come si legge negli atti approvati - saranno affidati dopo una procedura ad evidenza pubblica utile a individuare i soggetti maggiormente adatti a gestirli. Gli stessi dovranno farsi carico dei lavori di riqualificazione dei locali e utilizzarli soltanto per i fini previsti dalla convenzione. I lavori da realizzare per assicurare sicurezza e decoro dei vari luoghi saranno descritti nei documenti che l’ufficio tecnico municipale redigerà insieme all’avviso pubblico. Due aspetti particolarmente importanti sono la durata della convenzione e gli eventuali ulteriori oneri a carico dei privati. Sono tante le realtà associative e del terzo settore sociale che operano sul territorio di Napoli Est e tanti i beni pubblici - perlopiù di proprietà del Comune di Napoli - che restano abbandonati da anni, presi di mira da vandali e delinquenti e soggetti all’incuria e degrado.



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Il Mattino